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Residenza per anziani

Ottiglio, il piano del Comune per riaprire la Casa di Riposo

La struttura chiusa a dicembre deve essere adeguata alle normative

La struttura che ospita la residenza per anziani a Ottiglio

“Stiamo lavorando perché si possa riaprire la Casa di Riposo”. Il sindaco Massimo Pasciuta vuole fare chiarezza in merito alla chiusura a dicembre scorso della residenza per anziani di via Mazza che ha suscitato malumore in paese. “Si tratta di una decisione dell’ASL di Alessandria dovuta al fatto che la struttura deve essere riadeguata e messa a norma. La volontà dell’amministrazione comunale, insieme a quella della Civitas, la cooperativa che l’ha in gestione, è quella di trovare fondi per poter fare tutti i lavori necessari e rendere di nuovo a norma la struttura e così accogliere nuovamente al più presto i nostri anziani”, spiega il primo cittadino.

La Residenza “Cav. Francesco Braghero” è gestita dalla cooperativa Civitas che dal 2014 si occupa di gestione ed erogazione dei servizi relativi alla sfera socio-assistenziale, sanitaria, educativa, domiciliare e familiare. La casa è costituita da due piani e si trova lungo la via principale del piccolo comune monferrino. Il piano rialzato ospita l’atrio d’ingresso, un salone-soggiorno con ampie finestre che si affaccia sul giardino, la sala ristorante, la cucina, l’infermeria e servizi igienici, oltre ad alcune camere destinate agli ospiti. Il piano superiore, a cui si accede anche con l’ascensore, è occupato dalle camere a uno o due letti con i relativi servizi, da locali comuni oltre a un ampio giardino esterno. A oggi però, alcuni di questi spazi non sono completamente a norma e necessitano di diversi interventi.

I problemi sono iniziati dal periodo Covid dove, anche se la struttura non era stata colpita dalla pandemia, le normative si sono fatte più stringenti. “I problemi della struttura sono diversi e permangono da anni – prosegue il sindaco -. La struttura nasce alla fine degli anni Settanta e oggi le normative sanitarie, soprattutto dopo l’emergenza sanitaria, richiedono spazi che prima non erano previsti. Ci vogliono interventi importanti per poter riaprire, ad esempio realizzare un ascensore che vada bene per il trasporto delle lettighe, rivedere il piano terra perché le altezze non sono più a norma, i bagni in camera dei degenti vanno adeguati e molto altro".

"La cooperativa, che vuole continuare a gestire la Casa di riposo di Ottiglio e con cui c’è sempre stato un dialogo proficuo, ha dovuto in un primo momento ridurre i posti letto dei degenti per rispettare gli spazi e alcune delle normative previste dall’ASL e poi, insieme alle famiglie, decidere di spostare gli anziani in altre strutture. Con le condizioni odierne e la riduzione dei posti letto, infatti, non è possibile sostenere i costi della Casa di riposo”.

Il Comune sta quindi lavorando alla progettazione di adeguamento della struttura per poter partecipare a diversi bandi e reperire così i fondi necessari per i lavori. “Abbiamo chiesto alla cooperativa di impegnare una certa cifra prevista per la manutenzione ordinaria della struttura e non utilizzata proprio per il progetto esecutivo che ci permetterà così di partecipare a finanziamenti per la riqualificazione dell’edificio. Stimiamo che con 800 mila euro al massimo e in due anni dall’ottenimento dei fondi potremo avere una casa di risposo completamente nuova e accogliere nuovamente i nostri anziani”, conclude Pasciuta.


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Paolo Massobrio

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