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Leonardo Di Caprio acquisterà il castello di Camino e si sposerà in Monferrato?

L'attore Leonardo Di Caprio sarebbe intenzionato ad acquistare il castello di Camino: lo scrive oggi un quotidiano milanese, parlando di un'opzione per tre mesi, budget oltre 20 milioni di euro; entro tale scadenza il divo deciderà se procedere all'operazione. La trattativa viene condotta - a quanto riferisce il quotidiano - da un'agenzia di intermediazione che ha sede a Lugano. Secondo il quotidiano, che riferisce dichiarazioni del titolare della società di intermediazione, il castello di Caminio potrebbe essere la sede per il probabile matrimonio della star hollywoodiana con la modella israeliana Bar Refaeli. La storia del castello di Camino Il castello di Camino, dimora storica con bed and breakfast (con splendido parco e piscina), attualmente ospita convegni e manifestazioni. Ha anche una cantina e produce vini apprezzati. La proprietà è di una famiglia milanese. Dal sito ufficiale, eccone la storia. L' origine del Castello di Camino si può far risalire attorno al 1000 d.C. Si trova infatti negli archivi che proprio in quegli anni gli Aleramici fecero costruire la torre, alta 44 metri che si dice essere tra le più alte del Monferrato. Il Castello, data la sua posizione strategica, fu un osservatorio ideale nonché una difesa per la pianura sottostante; si narra, infatti, che già nel 1100 d.C. la popolazione in caso di pericolo si rifugiasse entro la sua cerchia muraria della quale ancora oggi ne rimane traccia. Sino al 1200 d.C. Camino venne posseduto dai Vescovi d'Asti per passare poi ad esser governato dai Marchesi del Monferrato. Nel 1323 d.C. Teodoro Paleologo, costretto dai debiti e bisognoso di denaro, concesse ai fratelli Tommaso e Francesco Scarampi, banchieri e mercanti d'Asti, l'investitura di Camino. Da allora fino al 1950 il Castello è sempre rimasto proprietà della famiglia Scarampi di Villanova. Il Castello di Camino fu teatro d' armi ed in particolare un episodio , al confine tra storia e leggenda, accaduto verso il 1400 d.C., viene raccontato da Matteo Bandello nella sua XIII novella. Nel corso dei secoli che seguirono il Castello subì incursioni ed assedi da parte degli eserciti più disparati: soprattutto durante il 1600 d.C. periodo di guerra tra Francia e Spagna. Dal punto di vista architettonico, già nel 1500 d.C. diverse modifiche erano state apportate alle strutture interne, ma altre trasformazioni vennero effettuate nel 1700 e nel 1800 d.C.: le finestre ad arco sulla sommità della torre, la posa di balconi di pietra sulla facciata e il rifacimento settecentesco dello scalone e del salone da ballo. Nel 1800 d.C. Ferdinando Scarampi riadattò la parte più vecchia per realizzare la grande sala da pranzo in stile neogotico ed il sovrastante teatro affrescato con episodi del Don Chiscotte. Sempre nel 1800 d.C. venne ricavata all'interno di uno spazioso cortile una piccola cappella che è tuttora consacrata. Vittorio Emanuele II, Umberto I e Vittorio Emanuele III di Savoia soggiornarono nel Castello onorandolo della loro presenza; inoltre Mussolini, dal balcone del Castello, inaugurò l'acquedotto del Monferrato. Le modifiche architettoniche e il meraviglioso stato di conservazione hanno fatto sì che il Castello di Camino, oltre ad essere unico nel suo genere, possa vantarsi di essere uno dei Castelli più belli d'Italia.

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Federico Borgogni

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