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Emergenza

Coronavirus: l'AIFA autorizza l'Idrossiclorochina in regime domiciliare

«Da venerdì scorso, presso l’Asl AL è così iniziata la distribuzione di Plaquenil ai pazienti domiciliari su prescrizione dei medici di Medicina Generale, passando attraverso i Servizi di Cure Domiciliari» spiega Stura

È stata autorizzata dall’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), anche in regime domiciliare e a discrezione del medico curante, la terapia con Idrossiclorochina per ridurre la reazione infiammatoria da Coronavirus. I pazienti febbrili, che inducano a presumere, in modo empirico e in base ai dati epidemiologici, di trovarsi davanti a infezione da Covid-19, potranno contare sulla nuova terapia al domicilio e/o presso le Rsa e Ra. L’indicazione è fornita dal Distretto Asl Alessandria-Asti, per gestire il più possibile il trattamento al domicilio, evitando il sovraccarico di ospedaliero e rendendo più autonoma la Medicina Generale.

«L’Idrossiclorochina è un immunomodulante, rientrante nella categoria dei farmici antireumatici, in grado di ridurre la reazione infiammatoria a livello polmonare» spiega Roberto Stura Direttore del Distretto Asl Alessandria-Valenza. «Finora è stata utilizzata in ambito ospedaliero, mentre le prescrizioni territoriali, così come previsto dalla scheda tecnica, erano possibili solo per il trattamento dell’artrite reumatoide. Da venerdì scorso, presso l’Asl AL è così iniziata la distribuzione di Plaquenil ai pazienti domiciliari su prescrizione dei medici di Medicina Generale, passando attraverso i Servizi di Cure Domiciliari».

Intanto, diverse strutture sanitarie e socio-sanitarie alessandrine, accreditate con il Sistema Sanitario Regionale, hanno iniziato a riorganizzare i posti letto per accogliere le prime dimissioni da Covid-19 e, contestualmente, lasciare liberi i posti negli ospedali che, com’è noto, stando diventando sempre più preziosi. «Parliamo di tutti quei pazienti che, dopo le dimissioni, continuano a necessitare di assistenza clinico-infermieristica» spiega Stura. Sono i cosiddetti CAVS (Continuità Assistenziali a Valenza Sanitaria), posti letto extra-ospedalieri dedicati ad attività di ricovero temporaneo per favorire il percorso di continuità assistenziale. Tra questi, ci sono Padre Pio a Casale Monferrato, l’ex Mauriziano a Valenza, il Lisino di Tortona, la Salus di Alessandria e il Cavs di Acqui Terme. «L’ipotesi - aggiunge Stura - è di verificare ulteriori disponibilità, anche, presso Villa Igea ad Acqui Terme e in città ad Alessandria». Presso ognuna di queste strutture sono disponibili una ventina di posti letto, disponibili per accogliere i primi dimessi Covid19 per i prossimi 14 giorni circa (periodo di quarantena precauzionale post tampone negativo, necessario per accertarsi che non ci siano ricadute e si possano favorire nuovi contagi).


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