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Asti rallenta, Vercelli e Novara invece migliorano

Le indagini congiunturali dell’Unione industriale e di Confindustria

Asti rallenta, Vercelli e Novara invece migliorano. Due risultati in parte divergenti, anche se non mancano alcuni elementi in comune, per le indagini congiunturali dell’Unione industriale di Asti e di Confindustria Novara Vercelli Valsesia.

I risultati della rilevazione condotta tra le aziende associate all’Unione Industriale astigiana evidenziano «un rallentamento generalizzato della fiducia da parte del sistema produttivo locale». I principali indicatori registrano un peggioramento, soprattutto per quanto riguarda le aspettative su produzione, ordini (in particolare verso l’estero) e investimenti. Le previsioni sull’occupazione invece rimangono positive con il 13,9 per cento delle imprese che prevede un aumento del personale, mentre il 72,2 si attende «una stabilità dei livelli occupazionali».

A giudizio di Luigi Costa presidente dell’associazione degli industriali della provincia di Asti, punta l’indice sul contesto internazionale «incerto», sui costi «ancora elevati delle materie prime e dell’energia», e su una domanda «che rallenta». Però precisa che non ci si trova «di fronte a un allarme, ma è certamente una fase in cui serve grande attenzione, soprattutto da parte delle istituzioni, per accompagnare le imprese in un percorso di stabilizzazione e rilancio».

Secondo le previsioni congiunturali di Confindustria Novara Vercelli Valsesia il saldo tra la percentuale degli imprenditori che si dichiarano ottimisti e quella di coloro che sono pessimisti sull’incremento della produzione sale da zero a 9,1 punti nel Novarese e da -11,7 a -5,4 punti in provincia di Vercelli.

I saldi ottimisti / pessimisti relativi agli ordini totali registrano andamenti differenti nei due territori, calando da 3,8 a -1,7 in provincia di Novara e risalendo da -15,6 a -9,5 punti in quella di Vercelli. Inversione di tendenza anche per le esportazioni, ancora in territorio negativo ma con margini ridotti rispetto al passato: le previsioni passano da -2,2 a -1,8 punti nel novarese e da -13,1 a -3,3 punti in provincia di Vercelli. «Le nostre imprese - commenta il presidente di Cnvv, Carlo Robiglio – dimostrano ancora una volta una notevole resilienza e una sostanziale fiducia nel futuro».

 


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