Notte di terrore e sangue a Cerrina: muratore tenta di rapire l'ex moglie e poi si spara
di Pier Luigi Rollino
Vigilia di Natale di sangue e terrore a Cerrina. Un muratore di 44 anni, Renato Ventura, con precedenti penali per maltrattamenti in famiglia, dopo aver tentato di rapire l’ex moglie Angela De Stefano, 41 anni, si è poi ucciso sparandosi alla testa. L’episodio è accaduto alle 21,15, alla casa di riposo Opera Pia Domenica Pozzo Bollo: l’uomo ha atteso che l’ex moglie uscisse dalla struttura dove lavora e, pistola in pugno, l’ha costretta a salire sull’auto di lei, un’Alfa Sw di colore grigio metallizzato, intimandole di dirigersi in direzione di Varengo. La De Stefano ha ingranato la marcia ed è partita ma, dopo aver intuito il pericolo, dopo pochi metri ha aperto con scaltrezza la portiera gettandosi dalla vettura in corsa. L’auto è finita contro la rete di recinzione dell’Opera Pia. Ventura, ripresosi dall’urto, ha inseguito l’ex moglie che, nel frattempo, si è diretta verso la casa di riposo. Raggiunto l’interno si è nascosta in cucina, al piano terra della struttura. Ma Ventura, in preda alla follia, non si è dato per vinto: dopo aver infranto con il calcio della pistola il vetro della porta d’ingresso, ha bloccato un’altra assistente che faceva il turno di notte per farsi dire dove la De Stefano si era nascosta. La donna, terrorizzata dal blitz dell’ex marito, è fuggita all’esterno saltando il muro di cinta, alto più di due metri, scappando verso la caserma dei carabinieri. Durante la fuga ha allertato il 112; dopo pochi minuti sono giunti i militari dell’arma che l’hanno tratta in salvo e soccorsa. Accompagnata all’ospedale di Casale, è stata medicata. Ventura, verso le 5, ha raggiunto l’abitazione di un collega di lavoro, a Pozzengo. Questo, ignaro di quanto era successo la sera precedente, l’ha fatto entrare. Nel frattempo la casa è stata circondata da quattro pattuglie di carabinieri. Visto che per lui non c’era più niente da fare, Ventura ha impugnato una Beretta detenuta illegalmente e si è sparato alla tempia. Soccorso, è stato trasferito con l’eliambulanza del 118 all’ospedale di Alessandria ma è deceduto poco dopo il ricovero. Nell’agosto del 2010 Ventura era stato arrestato dai carabinieri di Cerrina per una serie di violenze alla moglie. Dopo una breve detenzione, gli erano stati concessi gli arresti domiciliari da scontare ad un altro indirizzo. Si era però allontanato: ripreso era stato nuovamente condannato per evasione. Ritornato in libertà da un paio di mesi, gli era stato disposto il divieto di avvicinarsi all’ex convivente. Il fatto di sangue ha destato viva impressione in tutta la Valle Cerrina.