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Bilancio
Oda, il 2022 anno difficile. Ora si svolta
L’intervento del direttore Vacchina

È stata celebrata nella chiesa dell’Addolorata la messa di Natale dell’Oda. A presiedere la funzione è stato il vescovo Gianni Sacchi. La messa è stata anche occasione di un bilancio dell’anno da parte del direttore Massimiliano Vacchina.
«Oda, nonostante le tante problematiche ha continuato il suo cammino e chiude questo anno con risultati molto incoraggianti. Il bilancio provvisorio al 31 dicembre evidenzia finalmente quel cambiamento di tendenza che tutti noi ci aspettavamo da tempo. Un dato finale che premia l’instancabile lavoro che ognuno di noi ha profuso in questi ultimi tre anni. Possiamo quindi dire che il 2022 sia davvero stato l’anno dell’assestamento e del ritorno alla normalità. Quella normalità che parte prima di tutto dall’aumento della capienza dei posti letto occupati; siamo nuovamente, quasi, a pieno regime. Oda è quindi quel posto di famiglia dove la persona in difficoltà è sicura di trovare umanità, rispetto, professionalità e specializzazione. Dobbiamo continuare a lavorare con questo importante obiettivo che è ciò che ci contraddistingue».
La fusione degli enti
Da pochi giorni, si è concluso il processo di fusione che ha visto incorporare nella Fondazione Odaa tutti quegli enti di natura ecclesiastica che hanno fatto la storia di Oda per oltre 60 anni: la Fondazione Villa Serena, l’Ente Santuario Madonna del Pozzo, l’Opera Educativa San Filippo e l’Opera Apostolato Mariano. E sul futuro il direttore Vacchina ha proseguito: «Se fino a ieri dovevamo convincerci che era fondamentale saper ragionare da azienda unitaria e non più da piccola entità frazionata dove ognuno si gestiva secondo le proprie idee e comodità, oggi possiamo finalmente dire che siamo diventati davvero un’unica azienda. Occorre più che mai fare squadra, essere uniti, sentirci davvero un’unica famiglia, perché solo in questo modo si arriva a raggiungere il miglior risultato possibile. Pianificazione e Controllo devono essere i nostri denominatori comuni di questo nuovo anno. È un obbligo per noi oggi guardare al domani, monitorando con attenzione il lavoro di tutti i giorni. Capire per tempo i risultati, per sapere dov’è necessario intervenire tempestivamente e, nel caso, porre rimedio».
Incombe la carenza di personale sanitario: «Dobbiamo adoperarci affinché questa carenza di personale non comprometta i servizi di assistenza ai nostri Ospiti che nulla possono di questa situazione. Dobbiamo sforzarci e convincerci che carenze non specialistiche vanno compensate e supportate con figure professionali alternative. Stiamo anche valutando proposte di assunzioni di infermieri dall’estero».
I prossimi progetti
Ecco i prossimi progetti di Oda: ristrutturazione dell’immobile di via Trieste che accoglierà presto gli ospiti della Cappuccetta; ristrutturazione della Madonna del Pozzo e dell’Abbazia di Conzano; riorganizzare, ove possibile e necessario, gli spazi per accogliere più realtà sotto lo stesso tetto cosi da risparmiare prima di tutto nelle grandi spese di gestione. «Mai fermarci o adagiarci pensando di essere arrivati - ha concluso Vacchina - Oda deve continuare ad essere il fiore all’occhiello della nostra Diocesi».
Il nuovo presidente
Da poche settimane, Oda ha il suo nuovo presidente: con decreto del vescovo Sacchi è stato nominato il can. Igor Peruch quale successore del can. Giorgio Bertola.
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