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Interviste
Alternanza scuola-lavoro: modello capitalista e neoliberista o utile opportunità?
Il parere degli studenti degli istituti superiori casalesi
“Di scuola non si può morire. È tempo di riscatto”. Recita così, uno dei numerosi moniti scritti a caratteri cubitali sugli striscioni in mano ai giovani durante le recente proteste studentesche, per richiamare l’attenzione delle istituzioni sui tragici incidenti mortali sul lavoro durante stage e alternanza scuola lavoro/ Pcto (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento). Due i casi a distanza di poche settimane: il 18enne Lorenzo Parelli e il 16enne Giuseppe Lenoci. Abbiamo dato voce ad alcuni studenti delle scuole superiori.
“Non si può considerare didattica ciò che sfrutta, ferisce e uccide - sottolinea Camilla Lombardi della IV A Liceo Linguistico IIS Balbo. - L’ideologia della produttività e dell’aziendalismo hanno portato ad una visione sempre più aziendalistica e neoliberista della scuola. Questo è ciò che denunciamo noi studenti. L’alternanza altro non è che un tassello funzionale a questa visione della scuola, come luogo di affermazione di nuovi soldati del modello capitalista. Questo modello, così come chi lo ha voluto e approvato, ha ucciso il nostro compagno Lorenzo”.
“Ho avuto la prima esperienza di Pcto presso una Scuola dell’Infanzia - prosegue Giulia Pisanu 5C Liceo delle Scienze Umane IIS Balbo; è un’esperienza importante che consiglio a tutti”.
“Nelle scuole italiane ci si concentra poco sull’acquisizione delle competenze pratiche e molto su quelle teoriche; il più delle volte, i tirocini formativi sono insufficienti per introdurci nel mondo del lavoro - aggiunge Caterina Ganora 3A Liceo della Comunicazione IIS Balbo. - Sarebbe utile introdurre moduli di pratica costantemente aggiornati. Importante, infine, insegnare ai ragazzi ad amare quello che fanno, ad essere curiosi e a comprendere le proprie potenzialità, aiutandoli a svilupparle”.
“Nonostante gli incidenti mortali verificatesi nell’ultimo periodo, l'alternanza scuola lavoro non dovrebbe essere bloccata, perché favorisce l’immissione nel mondo del lavoro - commenta Alessia Bergoglio IV Viticoltura ed Enologia all’Itas Luparia. - Certamente, il sistema andrà migliorato, per risultare sempre più in sicurezza e garantire effettive opportunità occupazionali”.
Così, Elena Oggero AFM dell’IIS Leardi: - purtroppo gli incedenti capitano e, sempre più, occorre prevenirli. I Pcto non sono un sistema malato da cancellare, ma una grande opportunità da migliorare. Le leve 2003-04-05 non hanno avuto l’opportunità dei Pcto a causa dell’emergenza sanitaria, ma grazie al DS hanno potuto contare su percorsi integrativi alternativi come il corso Zucchetti e quelli di sicurezza. Al Leardi, scuola e mondo del lavoro sono ben collegati, con numerose visite aziendali, incontri con imprenditori e professionisti, simulazioni di colloquio e corsi molto utili all’attivo.
“Gli incidenti sul lavoro sono sempre fatti gravissimi e crediamo occorra maggior rigore nell’osservanza di tutte le misure di sicurezza, sia da parte degli studenti sia da parte delle aziende ospitanti – aggiungono Sara Fucone e Valentina Druetto al III anno di Operatore Amministrativo e Segretariale al Foral. - Per me, prosegue Sara, - lo stage è un’esperienza molto utile vissuta nel massimo della sicurezza. Migliorerei gli stage bilanciandoli meglio con gli impegni di studio, per consentirci risultati migliori. Lo stretto collegamento tra formazione ed esperienza in campo ci consente di comprendere al meglio terminologie, concetti e dinamiche aziendali, quindi di maturare le necessarie competenze”.
“L’alternanza è un’esperienza fondamentale. Personalmente ho scelto di studiare in un Istituto Tecnico per diventare perito, anche perché si fa pratica sul campo - spiega Pietro Buscaldi IV Meccanica all’IIS Ascanio Sobrero. – Durante la mia esperienza Pcto in un’officina meccanica, mai sono rimasto solo e sempre sono state osservate le misure di sicurezza. I Pcto funzionano e sono un vantaggio per consentire a molti periti un facile ingresso nel mondo del lavoro dopo il diploma”.
Così, infine, Davide Morandi IV B Meccanica dell’IIS Sobrero: «Ritengo che la sicurezza sul lavoro sia fondamentale, soprattutto per i giovani in quanto meno informati sulle norme in generale. Personalmente ho avuto un’esperienza molto formativa e utile; tuttavia, le competenze acquisite rispondono solo parzialmente alle richieste del mercato del lavoro. Sono necessari aggiornamenti continui e un dialogo costante con le imprese. Inoltre, aumenterei le ore di Pcto spalmandole durante l’intero anno scolastico, per acquisire al meglio le competenze restando costantemente aggiornati”.
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