Karate: per Cornaglia ritorno alle gare con un terzo posto
Positiva trasferta a Torino per la Na Ka Ryu Casale che ha preso parte alla Europe Cup, coppa Internazionale di Karate organizzata dalla Federazione K.W.F. dei Maestri Yahara e Yamamoto, in collaborazione con la A.D.O.- U.I.S.P. Italia. Il team monferrino schierava otto atleti: Pier Paolo Cornaglia (nella foto), Mauro Rabbachin, Giorgio Gregoletto, Massimiliano Albertini, Stefano Biletta, Alex Albu, Marco Del Prete e Stefano Aiello, accompagnati dall'allenatore Fabrizio Carpignano. La gara rappresentava il ritorno sul tatami del tecnico Cornaglia, 49 anni e del preparatore Rabbachin, 39 anni.
Le categorie di kumitè erano suddivise in fasce d'età che andavano dai 15-16 anni open, 16-17 anni open, 18-39 anni open e per finire gli over 40 anni open.
Incominciamo proprio dall'ultima categoria, perché c'è da segnalare il grande rientro del nostro Direttore Tecnico Pier Paolo Cornaglia che dopo lo stop del C.O.N.I. che prevede il limite di età dei 35 anni per gli sport da combattimento nella Federazione Italiana F.I.J.L.K.A.M., in questa competizione Internazionale ha potuto ancora una volta indossare guantini e il paradenti per combattere con una serie di avversari agguerriti e con la voglia di dimostrare che il Karate non ha assolutamente nessun "limite d'età", quando ci si trova sul tatami uno di fronte all'altro. La categoria di Cornaglia schierava ben 10 atleti e il primo avversario è un Giapponese; prima di salire sul tatami c'è uno scambio di sguardi tra Paolo e il suo allievo Fabrizio Carpignano che gli fa da coach, l'intesa è stata immediata, doveva solo mettere in pratica tutto quello che si era provato nei due mesi di preparazione precedenti alla gara ed essere essenziale come quando combatteva "qualche anno fa"; e così è stato, considerando che con il regolamento della K.W.F. si vince con 1 Ippon o con 2 Wazary nel tempo di 2 minuti effettivi di combattimento, dopo una breve fase di studio Paolo riesce a piazzare due tecniche vincenti al viso dell'avversario che gli fa passare il primo turno. Il secondo avversario è un Sud Africano, della stessa età ed esperienza di Paolo che lo aggredisce subito e porta l'atleta casalese in svantaggio di 1 Wazary, per un pugno al mento (ricordiamo che nel regolamento di gara era previsto il contatto pieno anche al viso), ma Paolo riesce subito a recuperare con un bel calcio alla figura dell'avversario e portarsi così in parità. Purtroppo nella fase finale dell'incontro, l'atleta casalese sbaglia in difesa e l'avversario lo infila con un pugno al corpo e vince. Ma nulla è perduto perché Cornaglia è ripescato per la finale Terzo - quarto posto che lo vede contro un'atleta Inglese di colore alto 1,90 mt. Qui il nostro Paolo vuole riscattare l'incontro precedente che avrebbe comunque potuto vincere e dopo una serie di scambi passa in vantaggio di 1 Wazary, portando un pugno al corpo dell'Inglese. A questo punto, l'avversario comincia a incalzare l'atleta casalese con una serie ripetuta di tecniche al viso e lo colpisce violentemente al collo, tanto che Paolo accusa il colpo, ma l'arbitro dà ugualmente il punto all'Inglese e sono di nuovo in parità. Paolo si gioca il podio in meno di un minuto e nonostante il dolore al viso, con il coach Carpignano che gli grida di non mollare, riesce a rimanere lucido tanto da anticipare l'Inglese che in fase di attacco subisce un calcio girato in pieno stomaco e l'arbitro non può che dare l'Ippon al casalese e la vittoria che lo porta sul podio al Terzo Posto. A bordo tatami tutti i compagni di squadra sono pronti a esultare per la gran prova di coraggio ancora una volta dimostrata dal nostro Direttore Tecnico. E' la volta della categoria 15-16 anni open che vede i due nostri giovani atleti Stefano Aiello e Marco Del Prete alla loro prima esperienza in una gara Internazionale: Stefano affronta un avversario Francese alla portata, ma le sue troppe indecisioni nonostante un buon lavoro tattico lo vede perdere di 1 Wazary l'incontro, ma i Tecnici sono ugualmente soddisfatti perché l'atleta è in continua crescita e questa gara gli servirà d'esperienza. Sale sul tatami Marco Del Prete contro un avversario Russo, l'atleta casalese non si fa intimorire nonostante i ripetuti attacchi dello stesso ma subisce una tecnica che lo porta in svantaggio. A sto punto Marco inizia una serie di attacchi che portano l'avversario in difficoltà, sembrava quasi fatta quando l'atleta casalese fa partire un bel pugno al petto anticipando il calcio dell'avversario, ma l'arbitro nonostante due bandiere a suo favore, segna il punto al Russo e la vittoria. Nonostante il risultato avverso, i Tecnici Cornaglia e Carpignano e il preparatore Rabbachin sono soddisfatti della prova di Marco, perché ha condotto l'incontro da manuale, con la giusta concentrazione e grinta.
Tocca alla categoria 16-17 anni open e qui la Na Ka Ryu schierava i due atleti emergenti, Stefano Biletta e Alex Albu. Inizia quest'ultimo e finalmente vede la sua categoria numerosa con più di 20 atleti e con un buon livello tecnico, il suo primo avversario è Inglese e viene letteralmente travolto dalla potenza di questo giovane guerriero, il secondo avversario di Alex è un Sud Africano che passa in vantaggio per un bell'anticipo sul casalese, ma lui rimane concentrato e colpo dopo colpo recupera e vince anche quest'incontro. Purtroppo il terzo avversario è il compagno di squadra Stefano Biletta che era voglioso di entrare in gara visto la concentrazione e far vedere quello che è capace di fare, risente ancora della pressione di Alex che vince l'incontro e va avanti. Anche per Stefano questa gara gli servirà d'esperienza. Il quarto incontro di semifinale, vede Alex contro un forte avversario Russo che vuole vincere a tutti i costi, ma l'atleta casalese nonostante aver subito anche qualche scorrettezza e dei colpi proibiti, con un calcio d'anticipo fa suo l'incontro.
E' finale, Alex incontra un atleta Italiano di Roma che da subito lo aggredisce con irruenza e passa in vantaggio di 1 Wazary, per un pugno sferrato al viso all'atleta della NA Ka Ryu; è un continuo pressarlo ma Alex lo studia e riesce ad evitare alcuni altri colpi portati dall'avversario, fuori dal tatami c'è tensione tra il coach Carpignano e Cornaglia con la squadra romana per alcune scorrettezze del loro atleta, ma ci pensa Alex a sedare gli animi e a chiudere l'incontro con uno spettacolare calcio al viso dell'avversario che rimane freddato e deve subire il dominio dell'atleta casalese. Grande Alex!
E' giunta l'ora dell'ultima categoria 18-39 anni open, la più numerosa con 94 atleti schierati: la Na Ka Ryu presenta Mauro Rabbachin, anche lui al suo rientro dopo 4 anni lontano dal tatami di gara sempre per lo stop forzato del C.O.N.I., per il limite d'età dei 35 anni, Giorgio Gregoletto e Massimiliano Albertini.
Comincia Mauro, veterano di gare Nazionali e Internazionali come questa; il suo avversario è un Russo della sua stessa stazza, sul viso del casalese non traspare emozione, è concentratissimo e con tanta voglia di far vedere ancora una volta le sue doti tecniche. I due atleti si salutano con un inchino e ha inizio il combattimento, Mauro tiene il centro del tatami e l'avversario si scaglia contro per attaccarlo, ma l'atleta della Na Ka Ryu lo anticipa con un potente pugno allo stomaco che piega il Russo ed è 1 Wazary per lui. L'arbitro fa ripartire l'incontro e Mauro subisce gli attacchi del suo avversario, ma riesce a evitarli finché non riceve un pugno al volto che lo segna sotto lo zigomo sinistro e nonostante l'intervento del dottore, l'arbitro assegna il punto al Russo e sono in parità. Mauro è comunque determinato e vuole portare a casa l'incontro, il coach Carpignano lo incita dall'angolo con il Tecnico Cornaglia e puntualmente quando l'avversario gli viene a tiro, lo colpisce con un pugno al volto d'anticipo e vince meritatamente. Purtroppo per Mauro la giornata finisce qui, perché una volta sceso dal tatami, la ferita sotto lo zigomo è gonfiata, a dismisura causa la rottura di un capillare e il dottore non gli ha più permesso di continuare la gara. E' un peccato dicono il coach Carpignano e il Tecnico Cornaglia, «perché Mauro oggi era in giornata e sarebbe potuto arrivare in zona podio...sarà per la prossima volta».
E' la volta di Massimiliano Albertini, arrivato al palazzetto carico più che mai e con la voglia di combattere che lo contraddistingue da sempre. Il suo avversario è un Inglese che si muove bene da subito, ma Massimiliano lo chiude sempre ogni qual volta tenta un attacco e di rimessa cerca di entrare a sua volta; ma si vede che l'Inglese è esperto e si chiude in difesa parando i colpi dell'atleta casalese che non demorde. Intanto i minuti scorrono e alla fine dell'incontro i due atleti sono in parità, quindi l'arbitro decreta altri 2 minuti di combattimento che vede i due atleti scambiarsi una serie di tecniche che però non sono giudicate da punto, Massimiliano si muove bene e tiene il centro del tatami, ma l'Inglese alla fine di una fase d'attacco riesce a entrare con un pugno alla figura e l'arbitro gli assegna la vittoria. Questa volta Albertini è entrato da subito nel combattimento, commenta il coach Carpignano ed ha lavorato benissimo, grazie anche alla continua crescita tecnica dovuta agli allenamenti extra con il Tecnico Cornaglia e al suo cuore generoso che non lo vede mai risparmiarsi tanto in preparazione quanto in competizione.
Ultimo a entrare in scena in questa numerosa categoria è il nostro Giorgio Gregoletto, anche lui oggi in piena forma atletica e il primo avversario che incontra è un Sud Africano che non gli da troppi problemi, infatti con la sua tecnica e la sua potenza lo batte con due pugni alla figura che gli garantiscono i 2 Wazary. Il secondo avversario è un atleta del Galles che subito pressa Giorgio e passa addirittura in vantaggio di 1 Wazary, ma l'atleta casalese con la giusta concentrazione riesce a riportare l'incontro in parità con un bel calcio d'anticipo al corpo del Gallese. Manca poco alla fine dell'incontro e gli animi dei due atleti sono accesi più che mai, a tal punto che l'arbitro deve più volte portare la calma al centro del tatami. Entrambi vogliono vincere, ma alla fine la spunta Giorgio con un bell'anticipo al viso di pugno che l'arbitro giudica IPPON e vittoria piena.
Il terzo avversario di Gregoletto è un Argentino, da subito un po' sottovalutato dall'atleta casalese, forse per il suo aspetto mite e la sua piccola stazza, infatti prima di salire sul tatami il coach Carpignano che lo aveva visto combattere prima, si è raccomandato con Giorgio di stare attento perché era un atleta sorgnone; ma purtroppo non c'è stato nulla da fare, perché dopo nemmeno un minuto di combattimento, l'Argentino rifilava all'atleta casalese un calcio al viso controllatissimo da Ippon e l'arbitro gli dava la vittoria.
Resta l'amaro in bocca a tutti i Tecnici e ai compagni di squadra di Gregoletto, perché si aspettavano che arrivasse anche lui come Pier Paolo Cornaglia e Alex Albu sul podio, ma anche per lui bisognerà rimandare alla prossima gara, con la raccomandazione di essere più attento e soprattutto non sottovalutare mai nessun avversario che gli si pone davanti...dai Giorgio che sei sulla buona strada!
Finiti gli individuali, iniziavano le gare a squadre e la Na Ka Ryu Casale 1965 nonostante essere iscritta alla competizione, ha dovuto ritirare la squadra a causa dell'infortunio allo zigomo di Rabbachin e a una leggera distorsione al piede di Gregoletto. L'unico in forma era Albertini, ma da solo non bastava.
Bilancio positivo per la compagine Casalese, come commenterà alla fine della gara il coach Carpignano, «i più giovani nonostante la difficoltà di questa competizione Internazionale e soprattutto la durezza per il controllo, praticamente inesistente, non si sono fatti intimorire ed hanno dato il meglio di loro stessi, come del resto gli atleti seniores; ma la prova che mi ha emozionato di più è stato vedere combattere ancora una volta il nostro Istruttore Tecnico Pier Paolo Cornaglia a 49 anni e Mauro Rabbachin a 39 anni, con la grinta e la voglia di vincere di un tempo, quel tempo che alla Na Ka Ryu 1965 non passa mai, dove vede Istruttori e Allenatori a sudare e allenarsi costantemente insieme ai propri allievi sul tatami, per prepararli al meglio alle competizioni sportive, ma soprattutto per superare le dure prove che la vita quotidiana riserva giorno dopo giorno».
Adesso gli atleti Giorgio Gregoletto, Massimiliano Albertini, Manuel Bobba, Alex Albu, Stefano Biletta, Stefano Aiello, Marco Del Prete e Saidha Favaro, domenica 11 Maggio saranno a Roma per disputare i Campionati Italiani U.I.S.P., accompagnati dal Tecnico Cornaglia e dal preparatore Rabbachin.