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Oltre 300 firme per piazza Venezia. I negozianti: «L’area va rilanciata»

Più di trecento firme depositate in Comune per sostenere la riqualificazione di piazza Venezia. Un piano dettagliato, studiato nei minimi particolari dall’Assessorato all’Urbanistica guidato da Carlo Gioria che, dopo l’approvazione a ranghi compatti in Consiglio comunale, ha subito una battuta d’arresto. Occorreva una nuova seduta consigliare per poter variare la destinazione d’uso da servizi a commerciale.

In piazza XXV Aprile sono tanti i favorevoli al progetto che prevede l’insediamento di un esercizio commerciale di 1500 metri quadrati a servizio della zona che lascia ad uso pubblico un’area importante coprendo l’intera spesa di demolizione dei vecchi fabbricati assicurando un’entrata nelle casse comunali di almeno 800mila euro consentendo la realizzazione di aree verdi e a parcheggio e alla modifica della viabilità. Una grande area a servizi prevista nella variante che costituisce la futura porta verso il Po.

Una riqualificazione, in definitiva, di una zona di 27mila metri quadrati, la riduzione del consumo del suolo di circa 1300 metri quadrati a favore del verde e dei parcheggi e la modifica viaria che trasforma piazza Venezia in una vera piazza fruibile per eventi, piccole fiere e altro. Riqualificare un’area in grave sofferenza è dunque l’obiettivo del progetto, che necessita di essere ridisegnata per essere goduta in pieno da parte dei cittadini e per garantire la stessa dignità di altri agglomerati cittadini. L’Amministrazione, con il rilancio di piazza Venezia, garantirebbe anche il trasferimento del diritto di superficie dell’AMC da quest’area a quella del multipiano dell’Esselunga con il completamento del medesimo e la realizzazione di ulteriori 255 posti auto liberandoli da piazza Castello. Sotto accusa da parte dei residenti dell’area compresa tra piazza XXV Aprile e piazza Venezia anche i ponteggi installati da anni  su un fabbricato in rovina con un’asta del curatore fallimentare finora andata deserta.

I commercianti, che ne pensano?

Lisa Boccalatte, titolare della Farmacia Misericordia di piazza XV Aprile, dice: «C’è un degrado incredibile. Sono ampiamente favorevole alla riqualificazione che consegnerebbe alla città un’importante tessuto urbano su una direttrice di forte passaggio in riva al Po. Così com’è è un brutto biglietto da visita per  chi arriva in città. Che dire poi di questi ponteggi installati sull’edificio fatiscente posto sulla curva che da piazza XXV Aprile immette in piazza Venezia che, durante le serate ventose, costituiscono un pericolo per l’incolumità dei cittadini? Parcheggiare poi nelle zone buie, diventa anche pericoloso. L’apertura di un market è cosa positiva anche perchè la zona è sprovvista di negozi». Da piazza XXV Aprile a piazza Venezia. Luigi Poidomani, titolare della tabaccheria, aggiunge: «La riqualificazione urbanistica di piazza Venezia va di pari passo con il rilancio di via Lanza, un’arteria morta. Fino al negozio della Portinaro la gente transita poi, dalla tabaccheria in giù, è un altro mondo. Manca quel collegamento necessario tra via Roma, il centro, e via Lanza. Perchè Casale deve finire all’inizio della via? Adesso gli alberi di piazza Venezia sono stati potati, prima molti rami erano caduti, c’è poca manutenzione. Con i negozi vuoti e il poco transito anche gli edifici perdono valore e, di conseguenza, si deprezzano. Ben venga questo progetto di rilancio».

Dino Bianco, dal 1980 titolare dello storico negozio di abbigliamento degli anni Sessanta ‘Ili Moda’, rincara la dose: «Via Lanza e piazza Venezia vanno rilanciate alla grande: ho vissuto gli anni quando il transito era a doppio senso, da quando è stato istituito il senso unico, è iniziata la desertificazione». Sotto accusa gli abbonamenti annuali degli stalli blu: «Ci sono residenti che parcheggiano l’auto perennemente e, così facendo, impediscono ai clienti di venire a fare acquisti in via Lanza. E questo vale anche per i commercianti. Sarebbe opportuno l’introduzione del disco orario a tempo. Perchè al Valentino e in altri quartieri cittadini sì e qui no? C’è poi la questione delle polveri sottili e dei fumi con le auto con i motori accesi. Se in piazza Venezia aprisse un supermercato sarebbe utile perchè la zona non è servita e penso agli anziani, anche quelli che risiedono alla Nuova Casale che potrebbero beneficiarne».


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