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A Porta Milano

Passione e risurrezione nel presepe pasquale

L'installazione curata da don Giuseppe Cesana

È un vero e proprio presepe. Ma al posto delle scene della natività raffigura scene della passione, morte e risurrezione di Cristo, ripercorse dalla liturgia nel Triduo Santo. 

È l’allestimento presente nella chiesa di Porta Milano, nella zona del battistero, e voluto dal parroco, can. Giuseppe Cesana, grazie alla collaborazione con i suoi compaesani di Annone Brianza: si tratta di un progetto a lungo termine che prevede, nel corso degli anni, l’ampliamento.

A comporre il presepe pasquale sono le scene dell’ultima cena, della preghiera nell’orto degli ulivi, del processo al sinedrio, della crocifissione e, infine, della risurrezione.

«Il presepe pasquale - spiegano dalla parrocchia cittadina - può, come il presepe di Natale, essere utilizzato per illustrare ai bambini il contesto biblico della festa in modo facilmente comprensibile. Molti adulti, che perdono il senso religioso del periodo, in vista di conigli, uova e altri simboli pasquali senza sfondo cristiano, usano anche la “natività quaresimale” per rievocare gli eventi che circondano la morte di Gesù. Molti credenti entrano in questo contesto guardando il presepe pasquale e riescono ad affrontare apertamente anche temi difficili come la morte, il sentimento di abbandono e le paure».

«Occorre osservare i particolari delle varie scene e personaggi - spiega ancora il parroco don Cesana - per capire la maestria nel voler dare a ogni personaggio e a ogni ambiente quel fascino sottile che suscita curiosità ed è capace di richiamare alla mente il dramma che lì a Gerusalemme e sul monte Calvario si è consumato».


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