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  • 01 dicembre 2011
  • Casale Monferrato

Spaccio di droga in Valcerrina: sette persone arrestate dai Carabinieri

Sette persone - quattro marocchini e tre monferrini - sono stati arrestati nella notte tra martedì e mercoledì dai Carabinieri del nucleo operativo di Casale e dai colleghi della stazione di Cerrina al termine dell’operazione “happy valley”, volta a contrastare la rete di spaccio di sostanze stupefacenti nella Valcerrina. In manette sono finiti El Kbir Rahhali, 31 anni, residente a Cerrina in via Casale Odano, già noto alle forze dell’ordine; sua moglie, Annalisa Ascari, 23 anni; Abdelmjid Rahhali, 31 anni, anch’egli abitante a Cerrina in via Casale Petto; Giuseppina Veronica Distefano, 24 anni, e il marito, Angelo Marotta, 29 anni, residenti a Moncestino in via San Giovanni; Mohamed El Ayadi, 22 anni, che abita a Casale in via Oliviero Capello; Mustapha Tariq, 23 anni, residente a Cerrina in via Nazionale. Nei loro confronti il gip del Tribunale di Casale, Patrizia Baici, su richiesta del p.m. Roberta Brera, il magistrato della Procura che ha coordinato le indagini, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Gli arrestati - ad eccezione di Mohamed El Ayadi che è stato messo ai domiciliari - sono stati trasferiti nel carcere di Vercelli: una colonna di auto dei Carabinieri mercoledì mattina, verso le 11, è partita a sirene spiegate dalla caserma di corso Giovane Italia diretta al carcere di Biliemme, mentre i figli delle due giovani coppie sono stati affidati a nonni e zii. Per tutti l’accusa è di concorso in detenzione e spaccio di sostanza stupefacente per episodi avvenuti nel periodo compreso tra maggio e ottobre. «È stato stroncato sul nascere un preoccupante fenomeno di spaccio che interessava l’intera zona grazie soprattutto alla collaborazione tra popolazione e forze dell’ordine», sottolinea il capitano Fabio Falco, comandante della Compagnia Carabinieri. I militari sono riusciti ad individuare il giro di droga, hashish e cocaina in particolare. Tra gli acquirenti vi erano diversi imprenditori uno dei quali ha ammesso di aver speso, in meno di un anno, 40mila euro di cocaina, rischiando, tra l’altro, il fallimento della sua azienda. Due i tipi di cocaina venduta, a seconda della disponibilità economica degli acquirenti; una con un elevato principio attivo a 100 euro al grammo; l’altra, di qualità inferiore, a 50/60 euro al grammo. L’approvvigionamento delle sostanze stupefacenti avveniva nel torinese in quantità moderate, esclusivamente per soddisfare le richieste del momento.

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Federico Borgogni

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