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Sanità sul territorio

Inaugurato l'Infopoint Mnemosine a Cerrina Monferrato

Un punto di ascolto per famiglie con persone affette da demenza

Il taglio del nastro per la nuova struttura

Inaugurazione dell’Infopoint Mnemosine, sabato 15 novembre alla Fondazione Opera Pia Domenica Pozzi Bollo di Cerrina Monferrato, ovvero, del nuovo Punto di Ascolto rivolto alle famiglie con persone affette da demenza. Al taglio del nastro, accanto alla presidente Paola Cornaglia, sono intervenuti, tra gli altri, i professionisti del progetto Mnemosine, l’assessore regionale Federico Riboldi, il vice sindaco Andrea Bonfante, i direttori sanitario Corrado Rendo e di struttura Samuele Mezzano, nonché il CdA dell’ente.

“In generale” ha esordito Rendo, nella sua veste di esperto di prevenzione e sanità pubblica nonché di componente del tavolo dei promotori del progetto Mnemosine, “l’invecchiamento della popolazione  con pluri-patologie e disabilità rappresenta una minaccia per il futuro della società, nonché un grave problema assistenziale. In Italia, longevità e aspettativa di vita sono elevate (82 anni) e, secondo studi internazionali, le stesse sono attribuibili, per il 40%, a sani fattori comportamentali (alimentazione, attività fisica, vaccinazioni), al contesto sociale e all’ambiente fisico, mentre solo per l’11% dipendono dalle cure mediche. Questo ci insegna quanto sia fondamentale investire sul superamento della solitudine, che definirei: una vera ‘pandemia invisibile’. Le relazioni sociali, le amicizie e gli  interessi sono considerati potentissimi toccasana per una vecchiaia in salute. Ne sono esempi i cosiddetti Superagers (Gianni Morandi, Jane Fonda, Clint Eastwood, etc), la cui età biologica risulta inferiore di 20-25 anni rispetto a quella anagrafica”.

“Nel nostro Paese le cifre della demenza sono drammatiche” ha proseguito Rendo, citando 1,2 milioni di soggetti interessati, di cui 800mila con disturbi cognitivi lievi che potrebbero trasformarsi in demenza. “Dirimenti, dunque, risultano tutte quelle azioni complementari che favoriscono l’accesso alle informazioni e alle prestazioni tramite le tecnologie digitali, i devices e la telemedicina”.

Queste, le iniziative suggerite da sviluppare, per un invecchiamento attivo della popolazione: promozione della salute (alimentazione, attività fisica, etc.), controllo dei fattori di rischio vascolare, training cognitivo specializzato (consulenze sistema Mnemosine e ambulatori CDCD dell’ ASL, di cui è responsabile la neurologa Alessandra Ferraris), avvio delle “Palestre della memoria” a cura della coordinatrice del Dementia Friendly Community Anna Maria Avonto e, in ultimo ma non ultimo, trasformazione delle RSA in veri e moderni centri-servizi integrati nella rete socio-sanitaria”.

A portare i saluti dell’ideatrice del progetto Mnemosine Daniela Degiovanni, assente per concomitante missione di Vitas-Alzheimer, è stato Mezzano, mentre l’assessore regionale Riboldi ha apprezzato l’iniziativa “volta a supportare e accompagnare le famiglie che, ogni giorno, sono al fianco dei propri cari” e ringraziato “l’impegno dei volontari di progetto nell’espandere la propria azione sull’intero Monferrato”. Presenti, anche: la Direttrice del Servizio Socio Assistenziale Cristina Tabucchi, la neurologa Ferraris, la coordinatrice Avonto e, con un focus sul prezioso compendio informatico di progetto, il prof  Fernando Fusano. Il Punto di Ascolto alla Pozzi Bollo resterà aperto: martedì in orario 10-11 e giovedì in orario 15,30-16,30.


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Lorena Balbo

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