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  • 06 settembre 2025
  • Murisengo

A Murisengo

Un viaggio, attraverso i millenni, dall’Antico al Nuovo Testamento

Prossimo appuntamento domenica 28 con “Il vino nei Testi Sacri”

Dopo l’udito, sono stati vista e tatto i sensi sollecitati dall’ultima Lectio Magistralis dal titolo “L’arte alleata delle Sacre Scritture” tenuta, domenica 31 agosto nell’ex San Michele di Murisengo, da don Samuele Battistella, nell’ambito del nuovo Festival Sensorial Letterario "4for5".

Un viaggio attraverso i millenni, dall’Antico al Nuovo Testamento, per scoprire come l’esperienza di ciò che si vede fosse e continui ad essere fondamentale nella vita umana, e di come le immagini siano sempre state un linguaggio significativo nelle Sacre Scritture. Un excursus sintetico per focalizzare quanto l'uomo abbia sempre vissuto la sua relazione con l'Assoluto attraverso la ricerca di immagini, forme e colori, capaci di assumere un autentico valore simbolico; un approccio nuovo e sorprendente per riconoscere le fondamentali espressioni teologiche, antropologiche e spirituali attraverso la storia dell'arte, descritta con l'ausilio di alcune proiezioni.

“Attraverso l'arte” ha spiegato don Samuele, “è possibile riconoscere quella bellezza che da sempre si esprime nelle parole della Bibbia e negli atti della Liturgia. Parole, gesti e azioni che, ancora una volta, ricordano quanto l'esperienza di ciò che è trascendente e spirituale non è affatto distante dalla sfera del materiale e del sensibile. La parola di Dio ci aiuta a riconoscere che la bellezza è la manifestazione della verità che si comunica come amore (TOB in ebraico = bello, buono e vero); quindi, la verità del Padre viene resa accessibile dalla bellezza del Figlio che dona se stesso morendo e risorgendo nell’amore dello Spirito Santo”.

Sono innumerevoli le immagini che il linguaggio universale dell’arte esprime ispirandosi alle Sacre Scritture. Quindi, il connubio vista/immagine diviene elemento di comunicazione e rappresentazione di messaggi mistici e arcaici. Nell’immagine di Adamo ed Eva, custodita nella Cappella Sistina (1475-1481), Michelangelo si rifà alla Genesi 3 in cui è scritto: “La donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza”. Così, il “Davide e Betsabea”, codice miniato della Scuola Fiamminga del XVI, riporta in evidenza che, a differenza dell’Ascolto, il vedere, lasciato da solo, spinge al tatto inteso come possesso (II Samuele 11 Davide e Betsabea). La vista è anche al centro della Creazione di Adamo ed Eva nel Duomo di Monreale (1172-1267), in cui Dio vive un processo inverso (Genesi 1 Prima "Dio disse", poi "Dio vide"). 

Si ricordi che, il cristianesimo non aveva un’eredità artistica e il giudaismo, da cui emanava, evitava la rappresentazione del Sacro e del Divino (Iconoclastia). Le prime comunità paleocristiane  ricorrevano ai simboli (pesce, ancora, agnello, ecc.). Con il IV secolo, sotto l'impulso dello spirito greco, i cristiani cominciarono a decorare i luoghi di culto fino ad giungere alla rappresentazione del sacro. In particolare, nella chiesa orientale le immagini non avevano solo una funzione decorativa, ma stavano al centro della vita liturgica e, nel tempo, attorno ad esse cominciò a svilupparsi un vero e proprio culto. La risposta definitiva alla questione arrivò con il II Concilio di Nicea del 787, il quale abbracciò il principio dell'Incaranzione, secondo cui il Dio invisibile e inrappresentabile sie era reso conoscibile anche ai sensi nell'umanità di Gesù di Nazareth.

Tanti, gli esempi d’arte illustrati, tra cui: Crocifisso Velasquez fine 1500, inizio 1600, Crocifisso San Damiano 1000, Risurrezione Piero della Francesca 1474, Disputa Sacramento di Raffaello 1509, Trinità Primi del 1900, Assunzione di Maria Guido Reni 1627, Evangeliario Teodolinda 603 d.C. e Pulpito  cattedrale di Salerno XI secolo, per comprendere come il linguaggio della Bibbia, attraverso l’arte, consenta di allungare lo sguardo oltre l’immediato, per porsi in relazione coi messaggi divini e sempre contemporanei.

Prossimo appuntamento domenica 28 settembre alle ore 17 con il gusto e l’olfatto “Il vino nei Testi Sacri”.


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