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Greenway: una pista ciclabile lungo l’ex ferrovia Casale-Asti

Sta prendendo forma il progetto della Greenway Casale Monferrato - Asti, la pista ciclabile che sorgerà dove un tempo si snodava la vecchia linea ferroviaria che collegava le due città. L’assessore allo Sport di Casale Monferrato Federico Riboldi, l’assessore allo Sport di Asti Marta Parodi, il consigliere del Comune di Asti Clemente Elis Aceto e il direttore dell’agenzia di sviluppo Lamoro Umberto Fava si sono incontrati lo scorso 9 a palazzo San Giorgio per discutere dell’iniziativa. Dall’incontro è emersa la volontà di tutti i partecipanti nel proseguire l’iniziativa di approfondimento circa la fattibilità tecnica ed economica dell’opera, impiegando una tecnologia che ne renda reversibile la realizzazione al fine di non compromettere l’infrastruttura ferroviaria esistente e un suo possibile futuro ripristino. È stato altresì stabilito il coinvolgimento del sindaco di Moncalvo Aldo Fara e la verifica delle reali intenzioni di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) sulla tratta in oggetto, in modo da garantire la precedenza a un eventuale progetto di recupero: «L’incontro tenutosi a inizio agosto è stato largamente positivo - dice Riboldi - poiché si sono gettate le fondamenta per un’opera che si attendeva già da diverso tempo». La costruzione di un percorso ciclistico che unisse le città di Casale Monferrato e Asti era stata infatti inizialmente promossa da un movimento cittadino casalese, con cui l’assessore Riboldi si era precedentemente incontrato. «Si tratta di un progetto importante e che richiederà la massima partecipazione da tutti gli enti coinvolti - ha poi proseguito Riboldi - La pista ciclabile attraverserà tutti i paesi che si trovavano sulla tratta Casale-Asti, offrendo a chi la percorrerà la possibilità di immergersi appieno nel nostro territorio. Pensare di collegare due storiche città piemontesi con una via verde è un’iniziativa davvero all’avanguardia». Inoltre, nei mesi di settembre, ottobre e novembre, sarà organizzato un convegno di carattere tecnico-politico a cura delle città di Asti, Casale Monferrato, Moncalvo e dell’agenzia Lamoro in cui saranno presentati diversi casi simili di successo, in modo da approfondire l’idea progettuale e definire un percorso amministrativo. L’appello di Calvo e Sorisio I Democratici casalesi Riccardo Calvo e Davide Sorisio in una lettera indirizzata al nostro giornale, lanciano un appello alla realizzazione della pista ciclabile sulle rotaie della vecchia ferrovia. «Noi - commentano Calvo e Sorisio - sposiamo, come abbiamo già fatto in passato, in pieno questa proposta che potrebbe essere perfetta anche per i turisti che arrivano ad Alessandria con il treno e biciclette al seguito dalla Germania e dall’Olanda. Una pista efficiente e tranquilla potrebbe attirarli in Monferrato con la possibilità di arrivare da Casale al Santuario di Crea e poi di riprendere la direzione di Asti. Poco di più servirebbe per convincere una parte di loro a percorrere la direttrice della sponda del Po verso Valenza o per andare alla scoperta della Valle Cerrina. Servirebbe  a Casale un punto noleggio per le biciclette e una nuova progettualità per far diventare anche la città più ciclabile. Non possiamo accettare, come cittadini europei, di avere una sola misera pista riservata ai ciclisti in corso Valentino così come non possiamo pensare di cullarci sugli allori quando la percentuale di raccolta differenziata è ferma ad un altrettanto misero 60%. L’esempio di Mirabello e dei comuni virtuosi dell’EMAS deve diventare per la Regione Piemonte un elemento di stimolo a pensare che il Monferrato ha lo stesso diritto delle Langhe ad essere destinatario di risorse europee per la crescita e la presenza del Parco del Po e dei suoi percorsi spondali già percorribili in bicicletta e integrati con le vie d’acqua, deve diventare occasione per immaginare una grande rete finale integrata di percorsi a bassi impatto ambientale che coinvolga tutto il nostro territorio».

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Silvio Morando

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