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Manifestazione

Cerrina Monferrato: bilancio positivo per la patronale

Tra musica, buon cibo e voglia di stare insieme

Gli eventi musicali hanno animato la festa (Le Fotografie di Chiara)

Festeggiamenti in grande stile per la ritrovata patronale, dedicata ai SS Nazario e Celso, celebrata a Cerrina Monferrato lo scorso fine settimana, con un nuovo format messo a punto da proloco e oratorio parrocchiale. Una bella festa già riuscita ancor prima “di aprire le danze” e che tanto sarebbe piaciuta al caro don Ferrando, nel vedere, finalmente, giovani e non solo di capoluogo e frazioni tutti insieme uniti nell’organizzazione.

Il vivace e virtuoso team ha messo in campo il meglio con tanto entusiasmo e i risultati non sono mancati, così come la numerosa partecipazione e il consenso generale. Nel programma, tanta buona musica, cucina e allegria senza tralasciare l’aspetto religioso e sociale condiviso, grazie anche alle note della Banda della Collina, con gli anziani ospiti della Fondazione casa di riposo Opera Pia Domenica Pozzi Bollo.

Cornice di grande suggestione, per la prima volta, è stata piazza Martiri Internati dominata dall’antica Casaforte e completata di pavimentazione e nuovo restyling. In apertura di serata, sabato sera, prolungati applausi per la band Calygo che, al suo interno, annovera anche una bella rivelazione autoctona, con il cerrinese Carlo Eugenio Ferrero (voce e tastiera); insieme a lui: Alessandro Re (batteria e polistrumentista), Marco Rossello (chitarra e voce) e Daniele Cescon (basso). Nata in coda di pandemia su brani scritti, in pieno lockdow, dallo stesso Ferrero, Calygo (espressione latina che richiama oscurità, confusione, nebba….) è la band che intende rimandare, musicisti e pubblico, nei meandri più nebulosi dei rispettivi subconsci. Il genere è un alternative rock che si colora di influenze brit rock (britannico), mischiate di elettronica. Le tematiche, sono quelle particolarmente care e frutto del vissuto dei giovani della stessa band; i testi, tra gli altri, parlano della loro visione dell’amore (“28” è il brano che narra come un incontro ti possa cambiare la vita, mentre “The ballad of the old Cesar” narra di un amore difficile per la grande differenza d’età di due amanti), dei disagi psicologici (“Ematophobia” la paura eccessiva e ingiustificata di vomitare) e delle difficoltà di affermarsi in questa società temporanea (“On the top of the hill” racconta, metaforicamente, come sia difficile, oggi, raggiungere la sommità della collina). 

Nel ricco programma della festa, anche il Tributo a Ligabue con i Libera Uscita, il Tributo a Zucchero con i Fly Blue’s  e Dj Set. Annullati, invece, i fuochi d’artificio a causa rischio incendi vista la persistente situazione siccitosa.


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Gianni Rabagliati

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