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  • 02 maggio 2008
  • Casale Monferrato

Gaiero in liquidazione, Siltal forse in vendita. Ancora preoccupazione per il lavoro

Gaiero in liquidazione; trattative in corso con una cordata straniera (inglese, pare) per l'acquisizione della Siltal di Ticineto che stenta a ripartire dopo l'acquisizione; la Space Cannon di Fubine ceduta a una multinazionale austriaca. È in movimento l'economia del Casalese, con situazioni di segno opposto: un quadro che si conferma preoccupante per Siltal, difficoltà evidenti per Gaiero e una novità che si presenta invece come risolutiva per l'azienda di Fubine. Tanti quesiti per la Siltal La situazione di Siltal – in particolare - appare carica di interrogativi perché la lunga trattativa e la estenuante vicenda di questi ultimi, che avrebbe dovuto portare al rilancio, a quanto pare non ha dato i frutti sperati. L'acquisizione da parte di Gepafim, le strategie tante volte annunciate del freddo passivo, gli investimenti per la realizzazione di nuove linee, i nuovi prodotti, a partire Beatrice, la linea di lavatrici che campeggia sulla homepage del sito della Siltal. Tutto vano? Il quesito di fondo però, quando si parla di passaggi di mano di una azienda, è ovviamente sempre lo stesso: la produzione (vale a dire i posti di lavoro) resterà negli stabilimenti attuali? O la nuova eventuale proprietà deciderà di spostarla,di ridimensionarla? Il ponte del 1° maggio non ha agevolato la ricerca di conferme (non è stato possibile cercare rintracciare né il manager Evasio Novarese né gli esponenti delle organizzazioni sindacali) ma le notizie che circolano negli ambienti economici non sembrano infondate. Un segnale in tal senso potrebbe essere lo stop improvviso alle pratiche per l'anticipo della cassa integrazione, richiesta dalla azienda nelle scorse settimane alla Provincia e che però è stata di fatto stoppata (come si intuisce da un comunicato stampa diffuso dalla Provincia) dalla mancanza della fideiussione che l'azienda si era impegnata a presentare a copertura dell'impegno finanziario (300mila euro) garantito dalla Provincia stessa: «Per poter dare avvio al provvedimento di anticipazione della cifra stanziata – spiegano infatti il presidente della Provincia Paolo Filippi, e l’assessore al Lavoro Domenico Priora – dobbiamo aspettare la presentazione della garanzia fidejussoria a copertura dell’importo impegnato, che deve arrivare dall’azienda. La richiesta della Siltal riflette una situazione di disagio sociale e di impatto occupazionale particolarmente rilevante, difficoltà che lo strumento di anticipo della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria può contribuire ad eliminare». Rassicurazioni per Space Cannon Dubbi sulla continuità produttiva non sembrano invece sussistere per la Space Cannon di Fubine, impresa del settore illuminotecnico notissima in tutto il mondo che realizzò le torri di luce a Ground Zero dopo l'abbattimento delle torri gemelle, solo per citare l'intervento di più rilevante impatto mediatico. L'impresa, fondata dall'ingegner Bruno Baiardi stava attraversando un periodo di incertezza dopo la prematura scomparsa del suo ideatore ed è ora stata acquisita da un gruppo austriaco. lo Zumtobel Group di Dombin. La firma dell'accordo è stata ufficializzata dalle organizzazioni sindacali unitamente alle rassicurazioni circa il mantenimento della sede produttiva di Fubine e degli attuali livelli di occupazione. La Gaiero in liquidazione Incertezza anche per la Gaiero, azienda storica casalese nel settore di lamiere, laminati e coperture metalliche. Martedì scorso l'assemblea dei soci ha deciso la messa in liquidazione. In un comunicato diffuso dall'amministratore unico Paolo Gaiero si evidenzia che la decisione si è resa necessaria a causa del fato che le trattative con eventuali acquirenti si sono dimostrate più lunghe del previsto, ma anche gli sforzi di azienda e sindacati per tutelare l'occupazione e attivare il più presto possibile gli ammortizzatori sociali per minimizzare i disagi dei lavoratori. Ma ovviamente la preoccupazione, soprattutto in assenza di un quadro che appare tutt'altro che definito, c'è.

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