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Fino al 21 luglio
“Ritratti d’oro e d’argento” con i tesori del Duomo di Casale
La mostra a Palazzo Madama a Torino fino al 12 luglio

Due pezzi del Tesoro del Duomo di Casale sono esposti alla mostra “Ritratti d’oro e d’argento” a cura di Simonetta Castronovo, allestita nella Sala Atelier di Palazzo Madama dal 5 febbraio al 12 luglio,
La rassegna presenta una galleria di busti reliquiario dal Trecento al primo Cinquecento, provenienti da tutte le diocesi del Piemonte e raffiguranti santi legati alle devozioni del territorio e alle titolazioni di determinate chiese locali, oltre ad alcuni esemplari dalla Svizzera e dall’Alta Savoia.
Documentati già dall’XI secolo per contenere la reliquia del cranio di certi santi, i busti sono a tutti gli effetti dei ritratti in oreficeria, solitamente in rame o in argento dorato, spesso arricchiti da pietre preziose, vetri colorati e smalti. Una produzione specificatamente medievale, in cui convivono il gusto per il ritratto di tradizione classica - di qui la presenza di dettagli relativi all’acconciatura o all’abbigliamento - e le pratiche devozionali teorizzate da alcuni ecclesiastici e filosofi del XII secolo, secondo cui la contemplazione dell’immagine di un santo, realizzata con materiali preziosi, poteva condurre il fedele verso l’elevazione spirituale. I busti e le teste reliquiario si configurano quindi come opere di valenza doppia: sia opere d’arte sia ricettacolo delle reliquie dei santi che rappresentano e in quanto tali oggetto della venerazione dei fedeli. Il Piemonte e l’area alpina contano un numero molto elevato di queste testimonianze per il periodo XII-XVI secolo, soprattutto in rapporto alle altre regioni d’Italia. La mostra vuole documentare questa ricchezza, anche stilistica, cercando di comprendere le ragioni del successo di questa tipologia nel nostro territorio.
I busti e le teste di reliquiario sono presentati in ordine cronologico, il più antico è la santa Felicola dell’abbazia di Sainte-Marie d’Aulps (Haute-Savoie) – una santa gotica e sorridente, che guarda alla scultura delle cattedrali, tra Parigi e la Francia settentrionale, negli anni di regno di Filippo il Bello.
Da Casale ecco il reliquiario del patrono Sant’Evasio (bottega Lombarda 1446) e di San Natale (Maestro Andrea 1499-1500)
La mostra è corredata da due cataloghi: il primo, a cura di Simonetta Castronovo e Viviana Vallet, edito dall’Artistica Editrice, raccoglie le schede delle opere in mostra a Palazzo Madama e al Museo del Tesoro della Cattedrale di Aosta; il secondo volume di studi, in francese ed edito da Silvana Editoriale, riunisce invece gli interventi di tutti i musei - italiani, francesi e svizzeri - che hanno partecipato al progetto, con saggi sull’oreficeria, le vetrate e il mobilio intagliato nell’antico ducato di Savoia.
Questa mostra fa parte dell’insieme di progetti e attività che la Fondazione Torino Musei realizza per il sostegno e lo sviluppo del territorio regionale, mettendo in relazione le diverse identità presenti al suo interno con le istituzioni culturali e scientifiche piemontesi. Al fine di valorizzare il patrimonio in relazione alle risorse, è importante puntare su un’ampia visibilità anche nella prospettiva della promozione turistica, per creare un’offerta di qualità, estesa e diffusa.
Orari di apertura: mercoledì e giovedì 11.00-19.00; venerdì 11.00-20.00. Chiuso lunedì, martedì, sabato e domenica
Nella foto il busto reliquiario di San Natale, 1499 – 1500.
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Serena Emanuel
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