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Tennis
Da Casale a Sofia: il talento di Sinner
Dopo il trionfo in Bulgaria

È stato un bene che non si sia dato allo sci, perché in questi giorni ha conquistato le prime pagine dei quotidiani nazionali a suon di vincenti di diritto e rovescio. Ma la mania da Jannik Sinner possiamo dire sia partita da Casale. Il nuovo asso del tennis azzurro, da lunedì numero 37 del ranking mondiale, aveva iniziato in sordina la sua cavalcata verso le vette dell’Atp.
Era il maggio 2018 e un ragazzino classe 2001, dai capelli rossi, calcava per la prima volta i campi dello Sport Club Nuova Casale, entrando in tabellone principale del torneo ITF maschile dotato di un montepremi di 15mila $ grazie a una wild card. Al primo turno arrivava la vittoria contro Jacopo Stefanini con lo score di 6-3, 6-1, mentre nel match successivo la sfida tutta 2001 contro il padrone di casa Filippo Moroni. Sinner si era imposto per 7-6, 6-3. Nei quarti di finale del torneo, il tennista altoatesino doveva arrendersi alla forza del novarese Giovanni Fonio con un periodico 6-3. Quel ragazzino dai capelli rossi, uscì dal campo senza batter ciglio.
Compostezza e qualità tecnica sono state sin da subito le caratteristiche che avevano contraddistinto la settimana monferrina del futuro campione. La scuola di Sinner si chiama Piatti Tennis Academy con sede a Bordighera. Proprio coach Riccardo Piatti (scopritore di giovani talenti) ha seguito da vicino i progressivi miglioramenti del giovane azzurro. In un 2020 in formato ridotto a causa della pandemia, Sinner è stato l’italiano più giovane a vincere un torneo Atp, sappiamo infatti come è andata a finire al torneo 250 di Sofia, battendo in finale il canadese Vasek Pospisil. E poi un posto tra i migliori otto giocatori sulla terra rossa del Roland Garros, uscendo a testa altissima contro lo spagnolo Rafael Nadal.
Tornando a un anno fa, di questi tempi, Sinner veniva incoronato come migliore giocatore under 21, alle Next Gen Atp Finals di Milano (annientando l’australiano Alex De Minaur), in una Allianz Cloud (ex Palalido) gremita a fare il tifo per lui. E in quello stesso impianto, diciotto anni prima c’era lo svizzero Roger Federer a trionfare per il suo primo titolo nel circuito.
Una storia da predestinato quella di Jannik, che mangia carote ai cambi campo, anziché le banane ricche di potassio adatte ai tennisti, come si crede nell’immaginario collettivo. In due anni la sua carriera è svoltata e sappiamo come quella sconfitta contro Fonio sia servita a crescere in meglio. E adesso si guarda a Torino 2021, lo stimolo delle Atp Finals “in casa” non possono che fare bene a tutto il movimento maschile. Se Sinner correrà alla “velocità della luce”, come nel 2020, un posto tra i migliori otto non è così lontano da essere conquistato. Un passo alla volta. Jannik ha vinto solo la prima manche di slalom gigante.
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