Prosegue il cammino del centino valenzano
Federico è giunto a Braga, la “Roma portoghese”
Federico Lanza è arrivato domenica sera a Braga, dopo Porto la seconda città per importanza del Portogallo settentrionale, detta anche la “Roma portoghese”, che per tutto l’anno scorso, il 2012, è stata Capitale Europea dei Giovani, titolo che viene assegnato dal Forum Europeo dei Giovani a una città che ha dimostrato di avere una solida programmazione di politiche e attività destinate alle giovani generazioni.
Si presume, quindi, che il centro sia su misura per un ragazzo come Federico, ex studente dell’istituto Leardi e unico centino 2013 dell’indirizzo turistico, che è partito lunedì 15 luglio da Valenza, città in cui vive con i genitori e la sorella minore, alla volta di Porto per avviare un viaggio vacanze avventuroso e fuori dal comune, ma anche per questa ragione particolarmente affascinante e seguito anche in rete da molti suoi coetanei.
Lanza attraverserà Portogallo, Spagna e Francia, complessivamente 4000 km, a piedi, autobus e autostop, si concederà presumibilmente anche una puntata a Tangeri, in Marocco.
Ha raggiunto Braga dopo quattro giorni nella parte più a nord del paese, dove è stato ospite a Lavra, villaggio di pescatori a 15 km da Porto, del regista e autore teatrale Renzo Sicco che ha avuto modo di apprendere del suo viaggio sulle colonne del nostro giornale, mentre di trovava in tourneé in Monferrato: si sposterà ora verso Guimaraes e Aveiro mentre domani, mercoledì, conto di raggiungere a Coimbra e, tra una settimana circa, dovrebbe essere a Lisbona.
Durante la sua avventura ha già conosciuto parecchia gente («viaggerò non da solo, ma in solitaria con i miei cinque sensi» aveva precisato a pochi gironi dalla partenza) e avuto la fortuna (nel suo caso anche il merito) di poter ammirare paesaggi e panorami spesso e volentieri sconosciuti ai turisti “convenzionali”; scriveva l’altro giorno su facebook, estasiato dinanzi a un panorama mozzafiato nei pressi di Abelheira, Viana do Castelo: «Che senso? Che senso ha il telefono tecnologico, la macchina che ti porta al lavoro, il forno che ti scalda il cibo e il frigorifero che te lo raffredda? Che senso ha la televisione che ti tiene compagnia quando sei solo o la playstation con gli amici, o le serata in discoteca fino alle sette di mattina? Che senso hanno la sicurezza e le comoditá? Che senso ha, quando non puoi godere di paesaggi del genere?».
E l’avventura continua...
Nella foto Federico è a Porto, venerdì scorso, con una famiglia di travellers inglesi