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  • 24 ottobre 2009
  • Rosignano

Bullismo: denunciati e sospesi da scuola otto ragazzi del "Luparia" - Hanno picchiato un compagno e hanno anche filmato il pestaggio - Il preside Bosco: «Linea dura ma ora vogliamo recuperarli»

Avevano picchiato il compagno di scuola e filmato il pestaggio con l’intenzione di inserirlo su YouTube. Invece sono finiti nei guai, denunciati per lesioni personali aggravate. Un grave episodio di bullismo o un momento di follia generale quello andato in scena alcune settimane fa all’Istituto Luparia di San Martino di Rosignano? Protagonisti, da una parte, un gruppo di ragazzini di età compresa tra i 14 e i 16 anni, che frequentano la scuola di Agraria; dall’altra la vittima, un 14enne, loro compagno di classe. Pare che il giovane studente fosse finito qualche volta nel mirino di alcuni compagni per la difficoltà che manifesta a pronunciare certe parole. Inoltre, qualche tempo prima, aveva subito uno scherzo un po’ pesante al quale non si era ribellato. Poi il grave episodio delle botte, dell’aggressione fisica, apparentemente senza una giustificazione. Siamo nella pausa pranzo e gli studenti si ritrovano nel cortile della scuola dopo la mensa. Resta da capire cosa abbia scatenato la violenza collettiva: forse questa volta il ragazzino ha risposto a qualcuno che lo ha schernito. Di fatto viene accerchiato da un gruppo di giovani che cominciano a malmenarlo. Calci e pugni che non cessano neppure quando il ragazzo è a terra, nell’impossibilità di difendersi. Una ventina i compagni che gli stanno attorno: una decina quelli che lo picchiano, altri stanno a guardare, qualcuno filma tutta la scena. Non uno che lo aiuti, che intervenga a prendere le sue difese. Una situazione paradossale, un episodio avvenuto in un contesto appartato, senza testimoni esterni. Il ragazzo inizialmente tace l’aggressione subìta ma quando un educatore comincia ad interrogarlo perchè si accorge che qualcosa non va, vuota il sacco: sul corpo porta evidenti i lividi del pestaggio. Vengono informati il preside e i suoi genitori: il padre lo accompagna al pronto soccorso del Santo Spirito. Viene medicato, sottoposto ad accertamenti e poi dimesso con una prognosi di 25 giorni che prevede una segnalazione d’ufficio. Del caso sono informati i Carabinieri di Rosignano che effettuano le dovute indagini. Vengono sentiti testimoni, interrogati vittima e presunti aggressori. Ora per quel vergognoso episodio sono stati denunciati otto ragazzi, tutti compagni di classe della vittima: si tratta di un 16enne di Rivalta Bormida, due 15enni astigiani, uno di Mombaruzzo e l’altro di Cocconato, e cinque 14enni rispettivamente di Alessandria, Quargnento, Felizzano e Sale. Provvedimenti disciplinari sono stati presi nei confronti degli aggressori da parte della scuola. Ad alcuni è stato applicato il massimo della sanzione, vale a dire 15 giorni effettivi di sospensione dalle lezioni che hanno anche riguardato il convitto. «Ci siamo immediatamente attivati: pugno di ferro ma al tempo stesso iniziative per il recupero dei ragazzi - sottolinea il prof. Mauro Bosco, preside del Sobrero dal quale dipende il Luparia - Oltre a collaborare con i Carabinieri, abbiamo immediatamente avviato una sorta di indagine interna. Inoltre nel giro di un paio di giorni sono stati convocati i genitori di tutti i ragazzi che sono stati informati dell’accaduto e messi al corrente dei provvedimenti disciplinari applicati dal consiglio di classe. Qualcuno si è stupito che il proprio figlio potesse aver fatto una cosa del genere». Accanto alla linea dura, tuttavia, sono state attivate iniziative per il recupero di questi ragazzi. «Abbiamo a che fare con giovani del primo anno, appena iscritti nel nostro istituto, anche se qualcuno è stato ripetente in altre scuole - aggiunge il preside - Poichè il compito della scuola è quello di formare, verrà fatto tutto il possibile per recuperali. Si è deciso di attivare uno sportello psicologico e una serie di attività sociali: è necessario trovare al più presto valori su cui basare la loro formazione».

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