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  • 17 dicembre 2019
  • Casale Monferrato

Incontro

“Salto avanti” con Arianna Rocca e i ragazzi del Silvana Baj al Balbo di Casale

Per la Festa dello Sport

Mattinata molto coinvolgente sabato scorso all’Istituto Superiore Balbo dove, in occasione della tradizionale Festa dello Sport condivisa con i ragazzi del Silvana Baj, è stata accolta la sportiva Arianna Rocca.

La ginnasta, tre volte campionessa italiana al volteggio, laureata in Scienze Pedagogiche e dell’Educazione, e volontaria internazionale nei progetti IOP Italia (Ilula Orphan Program) in Tanzania nonché  autrice del libro Salto avanti. La ginnastica, l’Africa, la mia vita, ha raccontato agli studenti la sua esperienza di studentessa-sportiva prima e di insegnante, scrittrice e donna impegnata nel volontariato poi. L’ospitata è stata inserita nell’ambito del percorso formativo dedicato al tema dell’inclusione dei diversamente abili e alla valorizzazione, indipendentemente dalla graduatoria, di tutti gli atleti, promuovendo la sportività interiore e il senso della partecipazione. Ai ragazzi, la Rocca ha ricordato che «nulla arriva per caso: a monte dei risultati e traguardi più belli, ci sono sempre sacrificio, impegno e tanta passione».

Nei suoi ricordi non sono poi mancati i momenti difficili derivanti dalla difficoltà nel riuscire a conciliare al meglio studio e allenamento sia alle elementari, quando anche le lezioni scientifiche e umanistiche si svolgevano in palestra, sia alle superiori, ambiente in cui compagni e insegnanti, non sempre, compresero la sua vocazione, ovvero il suo bisogno di un’istruzione rigorosa, ma anche flessibile con ritmi adeguati. «Non fu facile - ha ricordato la sportiva - ma nella difficoltà, sono cresciuta con maggior senso di responsabilità».

Ai giovani ha così rivolto il suo invito all’ascolto e alla disponibilità nel rimettere in discussione i propri punti di vista. Tra i ricordi più belli della sua vita, l’ospite ha infine raccontato l’esperienza vissuta come volontaria internazionale in Tanzania. «Il disagio maggiore - ha sottolineato - non è stato quello di abituarsi a spostamenti giornalieri a piedi per circa 5/6 km, o a mangiare una sola volta al giorno; la difficoltà maggiore è stata quando sono tornata in Italia e mi sono dovuta riabituare ad altri ritmi e priorità». A seguire sono intervenuti i ragazzi del Silvana Baj per raccontare le loro esperienze di sportivi nell’ambito del basket, della palla volo e del nuoto, annunciando che, a breve, partirà anche l’attività bocciofila. L’intensa mattinata si è conclusa con la disputa di una partita di pallavolo, con formazioni miste, negli spazi del Lanza.


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