Il Parlamento Europeo lancia il Progetto Casale Capitale del Freddo
Il Sottosegretario all’Ambiente e il Parlamento Europeo
approvano la linea del New Deal e lanciano il Progetto Casale Capitale del Freddo. Grande successo per il XV Convegno Europeo sulle innovazioni del Freddo e del Condizionamento presso il Politecnico di Milano.
Obama e il premier cinese Xi si sono incontrati nelle scorse settimane e nonostante non abbiamo preso decisioni concrete nel campo economico molto hanno invece deciso proprio per il settore del Freddo e del Condizionamento: combattere il cambiamento climatico e ridurre i gas HFC utilizzati nella refrigerazione e condizionamento.
La conclusione a cui sono arrivati è la stessa che le Nazioni Unite nel XV Convegno Europeo avevano raggiunto con le maggiori associazioni mondiali sotto l'organizzazione del Centro Studi Galileo.
Se non si fermano i gas serra la temperatura del pianeta, dicono gli scienziati, aumenterà di 2 gradi.
Sempre il Presidente USA Barack Obama in queste ore ha lanciato delle nuove sfide su temi ampiamente dibattuti al Convegno Europeo: emissioni nocive giù entro il 2030, rinnovabili per sei milioni di case, aumento della protezione della popolazione e spinta nei confronti dei Paesi emergenti a fare lo stesso.
Grande successo, per numero (oltre 20 paesi europei e internazionali presenti) e altissimo prestigio dei partecipanti, il XV convegno Europeo del Centro Studi Galileo.
Il grande evento biennale, organizzato in stretta collaborazione con le Nazioni Unite, l’Istituto Internazionale del Freddo di Parigi (Ente Intergovernativo finanziato da 61 Nazioni rappresentante più dell’ 80% della popolazione mondiale) e patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri termina con importanti risultati nell’ambito della ricerca sul freddo, il condizionamento e le energie rinnovabili.
I Presidenti e i Direttori dei maggiori Enti Mondiali si sono susseguiti nella cornice del Politecnico di Milano per fare il punto e cercare una soluzione ai quesiti energetico ambientali che investono in questo periodo di crisi tutte le industrie italiane, europee e mondiali.
Tema caldo, lungamente affrontato nell’intervento del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente, Marco Flavio Cirillo, che ha aperto i lavori del XV Convegno con queste parole “Credo molto nello sviluppo sostenibile. Non possiamo dimenticare che viviamo in ambiente dove le risorse non sono infinite ed è grazie a questa consapevolezza che parliamo di Energie rinnovabili, alterazioni climatiche e emissioni di C02.
Questo sviluppo sostenibile non può significare limitare un’economia, deve anzi essere la spinta per un’economia che tenga conto dei valori ambientali.”
Il Sottosegretario, nelle sue parole, ha sposato in pieno la politica perseguita in questi anni dal Centro Studi Galileo: il Green New Deal, presentato per la prima volta a livello mondiale dalle Nazioni Unite – UNEP con il Centro Studi Galileo proprio nel corso del XIII Convegno Europeo.
Quale sarà la prossima innovazione proposta dagli organi legislativi della Comunità Europea? L’intervento dell’ On. Oreste Rossi, Deputato al Parlamento Europeo, membro della Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia ha permesso di fare maggiore chiarezza, ribadendo l’impegno europeo: “Ho partecipato personalmente alle ultime due conferenze mondiali sul clima a Doha e in Sudafrica. Sono stati dei fallimenti perché l’Europa chiedeva troppo. A Doha non si è neppure riusciti a trovare l’accordo per firmare un Kyoto 2. Non i Paesi del terzo mondo, che possiamo dire Cina e India, ma l’Australia, la Nuova Zelanda, il Canada, gli Stati Uniti e il Brasile hanno rifiutato qualsiasi ulteriore riduzione alle emissioni di CO2 a livello globale. Non si può chiedere alle nostre imprese di salvare il mondo. Ci sono prodotti come gli spray medicinali e le schiume isolanti che non vedono ad oggi un’alternativa agli attuali gas e per i quali la data del 2020 è inattuabile” e conclude: “E’ fondamentale l’innovazione, per questo partecipo con piacere al Progetto Casale Capitale del Freddo, con un Centro di Ricerca sul freddo. Con la ricerca risolveremo i problemi, con la fretta ne creeremo di ulteriori”.
Quindi, con buon senso e attenzione agli interessi delle categorie operanti negli stati membri, l’Europa vuole continuare nella politica di regolamentazione delle sostanze dannose per l’ambiente, particolarmente quelle responsabili del buco dell’ozono e del riscaldamento globale.
Gli ultimi 5 anni hanno portato mutamenti radicali nel settore del Freddo. Innovazioni che, nonostante il brevissimo lasso di tempo, sono state ben recepite da Aziende, Accademici e Tecnici che hanno portato ad una definizione della Professione del Tecnico del freddo (grazie alle certificazioni) e ad un rinnovato modus operandi degli operatori tendente a sempre maggiori standard qualitativi nel rispetto dell’ambiente.
Ora l’Europa, nonostante la consapevolezza che l’industria sia il principale elemento di sviluppo e l’unico in grado di mantenere l’alto tasso di qualità della vita, chiede ancora maggiori innovazioni.
E’ una sfida importante quella lanciata dalla CE, che si vince solo con la ricerca e la formazione. Integrando sempre più i tecnici, le imprese e le Università.
Un guanto da raccogliere per garantire un futuro di benessere alle prossime generazioni.