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  • 03 giugno 2018
  • Rosignano Monferrato

“Mastro di Cantina”, il progetto prosegue: Presentata la seconda edizione del corso

È ufficiale, è stato confermato mercoledì 30 maggio presso l’Istituto Superiore Luparia, che in autunno partirà il secondo corso di Mastro di Cantina, il corso post diploma diretto dall’enologo Donato Lanati e rivolto a diplomati in Tecnico Agrario, promosso da Enosis in collaborazione con gli Istituti Luparia e Leardi. Dopo la fortunata prima edizione, alla quale si sono iscritti 25 studenti di diverse fasce d’età, genere e provenienza geografica, che ha dato soddisfacenti risultati, è stata così proposta la nuova edizione che contemplerà diversi moduli per un totale di 160 ore spese tra parte teorica, pratica e visite aziendali. La figura professionale che verrà a crearsi sarà in grado di presidiare la trasformazione dell’uva in prodotti vinicoli utilizzando metodologie e tecnologie specifiche nelle diverse fasi di lavorazione.

Il mastro di cantina avrà dunque competenze specifiche sulla gestione innovativa del vigneto e su tutti gli aspetti del processo produttivo, comprese la certificazione di qualità, la valorizzazione e commercializzazione delle produzioni. «Nel turismo il più grande ambasciatore nel mondo è il vino. Dobbiamo lavorare per produrne uno che competa a livello mondiale. Nel Monferrato ci sono tutte le caratteristiche per farlo. Ci sono tipologie varietali di vitigni autoctoni che altri non hanno e che solo noi possiamo personalizzare. L’enologia dà molto di più se studiata e capita. La tecnologia deve essere aderente alla tradizione, sfruttata con lungimiranza nel rispetto dell’identità. Oggi del vino si può conoscere ogni singola molecola e, con la conoscenza, si può fare di più. La differenza la possono fare persone appassionate come voi». A dirlo è lo scienziato del vino Lanati il quale ha precisato, «se ci è riuscito uno che arriva da Voghera» riferendosi a se stesso, «figuratevi voi che arrivate da un territorio dove c’è stata la storia, aperta da grandi del vino quali Martinotti, Marescalchi, Desana e Ottavi».

Così Laura Coppo allieva della prima edizione del corso: «Abbiamo avuto l’opportunità di prendere consapevolezza del contesto e coscienza che esiste un’enologia oggettiva che consente di fare il vino con gli strumenti che abbiamo, passando attraverso lo studio e la conoscenza». Un nuovo approccio, una nuova filosofia. Esattamente ciò che occorre per dare una scossa e rilanciare il territorio.

Alla presentazione anche l’assessore regionale Giorgio Ferrero, l’assessore casalese Daria Carmi, il vice presidente della Provincia Federico Riboldi, il sindaco Cesare Chiesa e i rappresentanti delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Alessandria e Popolare di Novara con l’Associazione “Un sasso nel Monferrato”. Così la preside Nicoletta Berrone e il docente Ferruccio Battaglia, referente interno del corso: «Lanati e il suo team, non solo hanno lavorato efficacemente e senza sconti per formare figure di livello, il meglio per questo territorio, ma hanno anche saputo trasmettere in ognuno dei corsisti entusiasmi, passione e voglia di mettersi in gioco».


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