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Per il ciclo "Vignale Informato"

La prevenzione salva la vita: screening, cure, terapie

L'impegno sul territorio dell'Associazione Andos

L'intervento del sindaco di Vignale, Tina Corona

“La prevenzione salva la vita”: anche il Comitato di Casale dell’ANDOS – Associazione Nazionale Donne Operate al Seno, nelle persone della Presidente Roberta Buosi e della Consigliera Daniela Gattoni, rinnova l’accorato invito allo screening periodico per rilevare tempestivamente il tumore della mammella.

E proprio le due dottoresse hanno animato l’appuntamento del giovedì di “Vignale Informato”, “ideale prosecuzione” della campagna di sensibilizzazione “La Regione si colora di rosa”, promossa dalla sezione di Torino di ANDOS in collaborazione con Palazzo Lascaris, la Consulta Femminile Regionale e l’ANCI Piemonte e per la quale il borgo vignalese rientra fra i Comuni che vi hanno aderito.

Il Comitato di Casale dell’ANDOS è stato inaugurato nel 2020, all’alba della pandemia, 44 anni dopo la nascita della originaria Associazione Nazionale avvenuta nel 1976 a Trieste. I fondatori e le prime volontarie avevano intuito che il tumore al seno non era una “semplice malattia” ma qualcosa di molto complesso che superava la sfera sanitaria e coinvolgeva la sfera fisica, psicologica, sessuale e sociale.

Il collettivo segue e monitora le terapie e i percorsi di cura, assolutamente personalizzati e individuali, delle pazienti, e si rende portavoce del positivo funzionamento di un servizio fondamentale qual è lo screening. Ancora, oltre a predisporre programmi di sensibilizzazione (come già citato “La Regione si colora di Rosa”) e a supportare coloro che affrontano cicli di chemioterapie, organizza attività diversificate, dallo sport ai corsi di cucina condotti da dietologi e ai momenti di incontro conviviali. Ma soprattutto, ANDOS copre tutti e tre i livelli di prevenzione: primaria (contenimento e riduzione dei fattori di rischio – stile di vita, alimentazione, ambiente), secondaria (utilizzo di strumenti radiologici per “detectare” i tumori prima della loro “degenerazione” patologica) e terziaria (trattamento dei soggetti cui è stata confermata la diagnosi di neoplasia e, a seguire, follow up, controlli periodici per scongiurare ricadute e recidive).

Assoluta rilevanza è attribuita alla prevenzione che consente una diagnosi precoce e, quindi, mette in moto un iter terapeutico verso la guarigione. Nonostante l’aumento dell’incidenza del tumore alla mammella (uno dei tre “big killer” assieme alle neoplasie del colon retto e del polmone), le recenti stime indicano un analogo incremento del tasso di sopravvivenza, certificato anche dalle terapie sempre più innovative e specifiche, come la tomosintesi o la risonanza magnetica per le pazienti a rischio per familiarità.

Il Piemonte, che con la vicina Valle d’Aosta ha dato vita a una rete oncologica regionale, ha istituito il programma “Prevenzione Serena”, comprensivo di esame mammografico, rilevazione di sangue occulto nelle faci e PAP test. Nella fattispecie della Provincia di Alessandria, il pubblico può rivolgersi ai quattro presidi ASL AL – Casale, Novi Ligure, Tortona e Acqui Terme. Ciononostante la Regione lamenta una bassa adesione agli screening, pur inviando lettere di invito e contattando telefonicamente le singole interessate: una “diffidenza” motivata in parte dalla ancora insufficiente comunicazione e che potrà essere vinta grazie al coinvolgimento dei medici di base territoriali. 


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Salvina De Grandi

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