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  • 31 luglio 2018
  • Casale Monferrato

Istruzione per adulti

Leardi: Ragioneria, al via i serali

Sono 25 gli iscritti: restano ancora 5 posti disponibili

Partiranno lunedì 10 settembre i corsi serali di AFM (Amministrazione, Finanza e Marketing, l’ex Ragioneria) presso l’Istituto Superiore Leardi di Casale, per il conseguimento del diploma dopo tre anni di frequenza. Attualmente gli iscritti sono 25, in prevalenza giovani.

A seguirli saranno insegnanti di ruolo già in organico nel diurno. Le lezioni si terranno dal lunedì al venerdì e l’approccio sarà flessibile, per contribuire a conciliare gli impegni familiari e lavorativi con lo studio. Nei primi due anni si svolgeranno i bienni 1°/2°, poi il biennio 3°/4°, mentre l’ultimo anno sarà concentrato nel 5°. Sarà possibile iscriversi fino a ottobre, cinque sono i posti ancora disponibili.

Siamo andati ad intervistare alcuni degli studenti che sono ora pronti per partire verso il diploma. Paola Barbonaglia, 52 anni di Frascarolo, nel pavese, da due anni ha perso il lavoro e, ritiene che il diploma le consentirà maggiori opportunità. Dopo le scuole medie Paola aveva conseguito l’attestato professionale di segretaria d’azienda. «Avrei voluto continuare gli studi frequentando ragioneria - ci racconta - ma trovai subito lavoro e non ci pensai più».

Qual è stata la sua professione? «Per 33 anni ho lavorato in uno studio legale. Due anni fa si è risolto il rapporto e, malgrado le numerosissime domande fatte, non ho più trovato nulla».

Qual è la difficoltà maggiore nel reinserirsi nel mondo del lavoro? «Per quanto mi riguarda l’età, la mancanza di diploma e paradossalmente il livello acquisito e la troppa esperienza».

Ci spieghi meglio? «Pare che il mercato sia alla ricerca di personale qualificato a poco costo e, quando non riesce a conciliare le due componenti, propenda per la seconda».

La scelta di iscriverti al serale è dunque motivata dalla necessità di avere un diploma per aprirti maggiori opportunità nel mondo del lavoro? «Non solo. Il diploma è anche un riscatto personale, un desiderio».

Visto il panorama italiano e le scarse possibilità d’inserimento, saresti disposta a trasferirti all’estero per lavoro dopo il diploma? «Direi proprio di sì. Mio figlio è oramai 25enne e indipendente. Credo proprio di poterlo fare. Bisogna stare dietro ai tempi perché non si finisce mai di imparare».

Gaja Fuortes ha 34 anni e vive a Candia Lomellina, è madre di un bambino di 9 anni, fa la cantante e si presta per lavori di pulizie presso i centri commerciali. Dopo le scuole medie Gaja aveva frequentato per un po’ grafica pubblicitaria, ma poi aveva trovato un lavoro e lasciato gli studi.

Una scelta che le è sempre pesata in molte situazioni, ma ancor prima con se stessa. «Spesso, parlando con le persone, il tipo e grado di istruzione emergono, più o meno indirettamente. Ho sempre provato un senso di inadeguatezza, di disagio e imbarazzo. Non necessariamente perché non mi sentivo all’altezza delle argomentazioni, ma mancava qualcosa».

Il diploma dunque un obiettivo imprescindibile per il tuo futuro lavorativo, ma anche sociale? «Sì. Consiglio a tutti coloro che non lo posseggono di affrettarsi a prenderlo».

Dove pensi ti porterà il diploma? «A lavorare in un ufficio, ma anche a gestire meglio il marketing per quanto concerne il lavoro di cantante che faccio con molta soddisfazione».

Cosa canti? «Blues, rock, pop, country…tanti generi».

Tra i giovani abbiamo incontrato Saverio Amorusi, 24 anni, di Trino Vercellese, e Beatrice Trevisan, 20 anni, di Valle Lomellina. Saverio aveva frequentato l’Istituto IAL e poi si era dedicato a piccoli lavoretti «sempre saltuari, poco remunerati e, spesso, senza contratto», ci racconta: «fintanto che decisi di aiutare mio padre nella sua attività di muratore. Nel frattempo ho anche frequentato corsi di Brasilian Jiu Jitsu e Kickboxing».

Perché hai scelto il serale? «Per avere maggiori opportunità. Trovare lavoro è difficile, senza diploma pare impossibile».

Cosa sogneresti di fare dopo il diploma? «Lavorare in qualche concessionaria d’auto». Un tuo consiglio? «Lo studio è la chiave di riscatto rispetto a situazioni difficili e statiche».

Com’è stata l’esperienza dell’allineamento? «Da uno a dieci, la valuterei 1000. Importante anche l’aspetto umano tra studenti e professori. Molto arricchente».

Beatrice di anni ne ha appena 20. Dopo aver frequentato per due anni il Sobrero, scelse il Foral e, da allora, solo piccoli lavoretti. Attualmente Beatrice non lavora e confida di trovare un’occupazione non appena avrà il suo diploma in mano. «Ho scelto di frequentare questo corso perché più vicino alle mie attitudini. Il diploma, invece, ritengo sia fondamentale per avere più opportunità».

Cosa sogni di fare dopo il diploma? «Non ho un’ambizione precisa. Tuttavia mi piacerebbe lavorare all’estero, magari a Londra. Forse farei la commessa o la segretaria. L’Importante sarà avere una giusta remunerazione».

Opportunità e riscatto: le motivazioni che spingono giovani e meno giovani a frequentare il serale per raggiungere il diploma. Un obiettivo che è anche ragione per chiudere i conti con sé stessi e aprirsi verso nuove opportunità.


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