Eternit, i primi testimoni. Lunedì 12 in aula a Torino inizia il confronto sulle morti per l’amianto
di Massimiliano Francia
Riprende lunedì a Torino - con i primi testimoni chiamati dalla Procura della Repubblica - il megaprocesso Eternit.
Quella del 12 aprile sarà la prima vera udienza in cui si comincerà davvero a entrare nel vivo della materia oggetto di processo, dopo che sono state affrontate le numerose questioni preliminari poste dalla difesa: dalle riserve di costituzionalità, alla sede processuale, alla genericità del capo di imputazione, a questioni più tecniche come la traduzione dei documenti e la disponibilità di dati su cui sono basate alcune perizie svolte dai tecnici della Procura.
I primi testimoni della Procura, fra cui i casalesi Bruno Pesce, coordinatore del Comitato Vertenza Amianto e forse il sindacalista Nicola Pondrano, che aveva anche lavorato all’interno degli stabilimenti di via Oggero, testimonieranno dunque prima per la pubblica accusa, la Procura di Torino che ha condotto la monumentale indagine sull’Eternit, poi anche per gli avvocati delle parti civili, coloro che cioè sono stati danneggiati dall’amianto, e poi potranno essere interrogati anche dai legali che rappresentano in aula gli imputati, lo svizzero Stephan Schmidheiny e il barone belga Jean Louis Marie Ghislain De Cartier De Marchienne, accusati dalla Procura di Torino di disastro continuato e di inosservanza delle misure di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Sempre lunedì il Tribunale renderà noto chi sarà ammesso a testimoniare, se le migliaia di testi richiesti dalla difesa, con il risultato di prolungare per anni il dibattimento, o liste meno folte per rendere più snello il processo e più rapida la sentenza.
Ancora posti disponibili
Per l’udienza di lunedì sono stati predisposti tre pullman e sono ancora a disposizione alcuni posti, per cui il Comitato vertenza amianto invita chi non si fosse ancora prenotato a farlo possibilmente entro la giornata di oggi, dice Luigi Ferrando, sindacalista Uil.
Giornata mondiale vittime
Intanto il Comitato vertenza amianto sta predisponendo le iniziative per la Giornata Mondiale delle Vittime dell’amianto, che si svolgerà mercoledì 28 aprile. La sede della manifestazioni sarà il Teatro Municipale e la giornata verrà organizzata congiuntamente dalle organizzazioni sindacali, dalle associazione del Comitato vertenza amianto, dalla ANDEVA (l’Associazione nazionale delle vittime dell’amianto francese).
Il 28 saranno infatti a Casale Monferrato - dice Bruno Pesce, coordinatore del Comitato Vertenza Amianto - una rapprenztanza della ANDEVA, con delegazioni di Paray Le Monial e dell’associazione delle vittime dell’Alta Savoia e del sindacato svizzero UNIA. Nel corso della serata a teatro sarà proiettato il documentario «Indistruttibile» di Michele Citoni; presente lo stesso regista che illustrerà il proprio lavoro. e poi filmato (sette minuti) dal titolo «La città che cresce», con Ottavia Piccolo, «estremamente toccante e che riguarda le morti sul lavoro», dice Pesce. Dalle 22 la tavola rotonda con i rappresentanti delle associazioni e delle organizzazioni sindacali.
A Torino e a Lugano
Il mattino del 28 gli esponenti delle associazioni casalesi sono invece invitati a Torino dove Comune e Provincia congiuntamente organizzano una celebrazione istituzionale per la Giornata delle vittime dell’amianto riunendo le commissioni Lavoro e Ambiente. Il 29 saranno invece a Lugano nella cui piazza principale il sindacato elvetico promuove un allestimento con cento sagome e giochi di luce per ricordare il centionaio di vittime che ogni anno si registrano in Svizzera.
Migliaia di morti l’anno
Numeri rilevanti che si aggiungono alle circa 1200 morti l’anno che si registrano in Italia e alle 1500 della Francia ma che secondo gli studiosi sono solo una parte delle vittime dell’amianto, perché per un computo corretto andrebbero aggiunte almeno il doppio di morti per cancro al polmone, sempre causate dal rischio ambientale da amianto, vale a dire quello non professionale, a cui qualunque cittadino che viva in un luogo dove c’è dispersione di fibre è esposto.
Il 30 aprile poi Bruno Pesce, coordinatore del Comitato Vertenza Amianto casalese, sarà relatore a una conferenza all’Università di Lugano per una giornata di studio a cui prenderanno diversi esperti.
E proprio l’amianto e il processo di Torino saranno al centro delle celebrazioni che si svolgeranno nel capoluogo piemontese.