Delitto di via Caccia: 25 anni a Luca Meloni

Per l'omicidio di Fabio Spiga

Luca Meloni e Fabio Spiga

di Bruno Cantamessa

Venticinque anni di reclusione. È il verdetto emesso stamani, venerdì 22 aprile, dalla Corte d'Assise di Novara nei confronti di Luca Meloni, accusato dell'omicidio del marito, Fabio Spiga. È probabile un ricorso in Appello da parte del difensore, l'avvocato Danilo Cerrato, nel momento in cui saranno depositate le motivazioni della sentenza.

Nella penultima udienza del processo, che si è tenuta l’altro ieri, mercoledì, al termine della sua requisitoria, il pubblico ministero Rosamaria Iera aveva chiesto l’ergastolo per l’imputato, riconosciuto capace di intendere e di volere al momento del delitto, ritenendo valide tutte le aggravanti contestate.

Opposta la richiesta di Danilo Cerrato: «Le aggravanti non ci sono: dalla perizia psichiatrica emerge un vizio parziale. Inoltre il mio assistito, fino dove le sue finanze gli hanno consentito di arrivare, ha risarcito il danno. Spero quindi in una sentenza meno severa di quella richiesta dalla pubblica accusa». Nel processo è ancora attiva la parte civile, con l’avvocato Marco Castagnola di Genova, che tutela gli anziani genitori che vivono in Sardegna - regione di origine sia dell’omicida che della vittima - e la sorella di Fabio Spiga, Cinzia, che abita in Liguria.

Il delitto avvenne a fine ottobre del 2020 in un alloggio situato al primo piano di una vecchia palazzina in vicolo Legnano, una traversa di via Caccia a Casale, dove la coppia viveva. Un delitto particolarmente cruento e brutale, consumato in un momento di furia omicida scatenata - a quanto pare - da motivi di carattere economico. Lo confermerebbero gli oltre 120 fendenti (nel capo d’accusa si parla di 124 coltellate) con cui Luca Meloni aveva assassinato il compagno. La coppia era sposata civilmente da tre anni, ma era legata da un rapporto durato oltre dodici anni.