Erano all’aeroporto di Istanbul quattro ore prima del tragico attentato terroristico.
Martedì scorso il direttore del Centro Studi Galileo, segretario dell’Associazione dei Tecnici del Freddo, Marco Buoni e il consulente esperto del Freddo, Simone Porta si trovavano all’Ataturk, scalo internazionale con oltre 60milioni di passaggi annui e terzo di importanza in Europa.
Il motivo della trasferta è stato un incontro sul progetto finanziato dalla Commissione Europea di dialogo tra la Capitale del Freddo Turca Izmir e la Capitale del Freddo Italiana Casale Monferrato. «Il progetto propone la possibilità di invitare dieci aziende del nostro distretto per condurre rapporti e creare business, nuovi fornitori e clienti in questo paese in forte espansione e con grande richiesta di “freddo”».
«L’atmosfera che si sente a Istanbul ed in generale in Turchia - ci fa sapere Buoni - è sicuramente tesa con l’ambigua posizione di questa nazione a volte legata al mondo arabo a volte all’Europa. Questa posizione di mezzo crea instabilità interna in un paese dalle opportunità enormi con molto entusiasmo e con ambizioni di potenza economica forte dello sviluppo industriale e demografico».