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  • 28 gennaio 2019
  • Casale Monferrato

Domenica 27 gennaio

Tantissime persone alle Giornata della Memoria a Casale

Significativa la presenza di Noemi Di Segni

Grandissima partecipazione domenica a Casale per la Giornata della memoria in ricordo delle vittime dell’Olocausto. Significativa la presenza di Noemi Di Segni, presidente delle Comunità Ebraiche Italiane che ha aperto le cerimonie ufficiali alle 15,30 in Sala Carmi inaugurando la mostra “Medicina e shoah - dalla sperimentazioni naziste alla bioetica”. Nel suo saluto ufficiale il sindaco Titti Palazzetti ha ricordato l’importanza dell’evento, le ha fatto eco Carla Nespolo presidente nazionale dell’Anpi. In precedenza la presidente aveva incontrato i rappresentanti delle Comunità ebraiche piemontesi in sala Archivio.

Poi in Comune la cerimonia ha visto un’ora di letture (scritte da Mauro Bonelli) drammatizzate da Maria Paola Casorelli e intervallate al violoncello da Erika Patrucco, con il supporto di immagini fotografiche.

“Fare memoria non significa solamente commemorare un momento del passato” ha ricordato il rettore del Santuario di Crea mons. Francesco Mancinelli, “ma renderlo presente affinché resti cristallizzato in un passato che non torni più”. “Non diamo per scontato che non torni più” ha aggiunto Bruno Carmi  (Comunità Ebraica), “non dimentichiamoci che ciò, avvenne nel cuore dell’Europa e della democrazia”.

Ascoltare e riflettere dunque, “perché guardandoci intorno” ha aggiunto il sindaco Titti Palazzetti, “gli scenari non sono confortanti. Razzismo, intolleranza, privazione dei diritti, paura e indifferenza stanno tornando a respirare tra la gente”.

“La Shoah fu talmente incredibile da sembrare, col passare del tempo, irreale” ha commentato il presidente della Provincia di Alessandria Gianfranco Baldi riprendendo, per certi versi, il pensiero di Primo Levi. In effetti, fu un male così irreale e immenso, da pensarlo perlomeno irripetibile. ”Eppure”, è stato sottolineato, “lo scenario di oggi, pare riproporre gli stessi atteggiamenti che portarono verso la Shoah”.

Il pomeriggio, sulle note di Shalom, è proseguito con il corteo diretto a Santa Croce dove, “accerchiati” da lumi di candele e cellulari accesi, gli studenti dell’Istituto Superiore Balbo hanno dato lettura dei nomi e cognomi dei deportati di Casale e di Moncalvo, per poi proseguire in via Alessandria dove, il sindaco Palazzetti, ha apposto la corona al cardine del cancello del ghetto, con l’impegno di spendere tutte le forze possibili affinché non si cada nell’indifferenza.

Quindi conclusione in Sinagoga accolti dal vice presidente della Comunità Elio Carmi e i saluti ancora del sindaco Palazzetti, della presidente Di Segni  che ha lodato Casale (“piccolo punto sulla carta che fa luce anche quando fa buio”) e scelto polla lettura del  salmo 110 canto 99 sull’insegnamento e testimonianza; quindi intervento del prefetto Antonio Apruzzese rivolto soprattutto ai giovani (molte le rappresentanze scolastiche con le loro bandiere). Poi il microfono a Dirce Pretti che ha ricordato come la mamma Giuseppina Pretti Gusmano (Giusto fra le nazioni) abbia salvato una dozzina di giovani ebrei sfollati da Torino a Casale ospitandoli nella propria abitazione a Sant’Anna (“e la padrona di casa non voleva, diceva i Tedeschi mi bruciano tutto...”). Il fatto è ricordato in un libro di Giampaolo Pansa.

In finale accensione di sette Lumi della Memoria da parte della Di Segni di due giovani ebrei (avevano appena fatto la bar  mitzvah)  e da mons. Mancinelli in rappresentanza del vescovo. Da aggiungere la presenza del questore Michele Morelli, dei sindaci di San Giorgio, Pietro Dallera, di Moncalvo, Aldo Fara e di Ponzano Paolo Lavagno Durante la cerimonia canti (tra cui due in ebraico) eseguiti dal coro Gesher dell’Opera dei Ragazzi diretto da Erika Patrucco.


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