Arrestato spacciatore in bici. Gli agenti “ciclisti” lo hanno bloccano dopo una consegna
di Bruno Cantamessa
Dopo l’arresto a fine maggio di un giovane spacciatore casalese di 25 anni, trovato in possesso di 4 dosi di cocaina e di diversi pezzi di eroina in pietra per complessivi 15 grammi, ancora da tagliare, destinati al mercato locale. La scorsa settimana gli agenti del Commissariato di Casale hanno inferto un altro duro colpo al traffico locale della droga, arrestando in flagranza del reato per spaccio di sostanze stupefacenti un giovane marocchino, Said Arbouch, 24 anni, residente a Casale. Il giovane straniero, disoccupato e con permesso di soggiorno scaduto, incontrava i suoi clienti - ragazzi drogati con i quali aveva contatti brevissimi - in luoghi appartati che raggiungeva sempre in sella a una bicicletta: la consegna della dose avveniva al “volo”, senza neppure scendere dalla bici. Per pedinarlo nei suoi spostamenti, i poliziotti, coordinati dal dirigente Athos Vecchi, si sono adeguati, trasformandosi in “investigatori in bicicletta”.
Martedì scorso, verso le 18, Said Arbouch è stato intercettato e pedinato: a bordo del suo mezzo di trasporto a pedali, ha raggiunto via Saletta, dove ad attenderlo c’era una giovane donna, con la quale si è diretto in via del Ponte. Qui è avvenuto lo scambio: 20 euro per una dose di eroina. A questo punto è scattato il blitz degli agenti: dopo aver sequestrato sia il denaro che la droga e proceduto all’arresto del giovane spacciatore, si sono recati nella sua abitazione, in piazza Rattazzi, per la perquisizione domiciliare, nel corso della quale hanno rinvenuto 6 dosi di cocaina, per un peso complessivo lordo di 3,3 grammi, 1 dose di cocaina pronta per lo spaccio, la somma di 400 euro, provento dello spaccio di droga, oltre a materiale per il confezionamento ed il taglio degli stupefacenti. I successivi controlli hanno permesso di accertare che l’attività di spaccio era iniziata da circa cinque mesi. Tra l’altro il marocchino risulta domiciliato nello stesso stabile dove era avvenuto l’arresto di un cittadino albanese trovato in possesso di otto chili di eroina. Passato l’iniziale spavento, Said Arbouch si vantava in giro di poter ottenere facilmente la droga direttamente dalla fonte. Curiosità: le osservazioni effettuate dagli uomini del Commissariato verso l’abitazione del marocchino, avvenivano direttamente dal Palazzo di Giustizia.
Said Arbouch giovedì è stato interrogato in carcere dal gip Patrizia Baici, la quale ha convalidato l’arresto e disposto che il giovane - assistito dall’avv. Cerrato - rimanga in carcere a Vercelli, dove si trova rinchiuso: per questo il magistrato ha emesso un provvedimento di custodia cautelare