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Anniversario

Al “Verdi” di Pontestura trent’anni di spettacoli

Storia del palcoscenico monferrino

“Il Salone”. Uno dei tanti sold-out. Qui la serata del centenario nel 2006

Trent’anni fa il Teatro Verdi di Pontestura veniva restituito alla comunità dopo i lavori di restauro voluti dal Comune diventando in breve tempo una realtà culturale di spicco sul territorio grazie a una programmazione di spettacoli di livello che hanno richiamato spettatori anche dalle province limitrofe. Il Teatro Verdi, che i pontesturesi chiamano familiarmente “il Salone”, fu costruito all’inizio del Novecento (1905-1906) dopo l’esperienza del “bal ad vedar” (ballo di vetro), un padiglione delle feste itinerante, anch’esso intitolato al compositore di Busseto.

L’attuale struttura in stile liberty fu realizzata con i fondi raccolti da un gruppo di potesturesi che costituirono una società versando una quota di circa 600 lire a testa. L’edificio sorse di fianco all’allora Salone Rossini, oggi casa privata. Vi era una accesa rivalità fra le due opposte fazioni, quella dei verdiani e quella dei rossiniani. Si racconta che in quei tempi ci fosse in paese una tale passione per la musica da far nascere due bande musicali rivali: la “musica vegia” e la “musica noeva” (la banda vecchia e la banda nuova).

Negli anni Venti vi entrò il cinema, dapprima muto con l’accompagnamento di un pianoforte sistemato in sala sotto il palco, poi sonoro. Anche le feste si succedevano in modo altrettanto leggendario: dai “bal anvidà” (balli a invito), alle elezioni di reginette e principini, alle recite teatrali. Il Salone continuò a mantenere la sua funzione di punto di aggregazione sociale e culturale del paese fino agli anni Settanta poi, agli inizi degli anni Ottanta, dopo la tragedia del cinema Statuto di Torino, fu imposta la chiusura del Teatro per l’inadeguatezza alle nuove norme di sicurezza. 

Acquisito dal Comune nel 1986, tre anni dopo hanno avuto inizio i lavori di recupero che sono proseguiti fino al 1994, anno in cui il Salone ha riaperto i battenti iniziando così un nuovo capitolo della sua storia. Dal 1995 al 2009 l’amministrazione comunale ne ha affidato la direzione artistica alla “Casa della Luna Azzurra” (fondata da Giorgio Parodi e Paolo Zavattaro), struttura professionale che opera attivamente nel settore dello spettacolo in Piemonte e sul territorio nazionale. In sinergia con il Comune, e con il sostegno di sponsor pubblici privati, in quel lungo periodo il “Verdi” ha conosciuto un grande rilancio ottenendo, grazie alla qualità delle sue stagioni teatrali, una visibilità sempre maggiore che ha fatto del Salone pontesturese il terzo polo teatrale più importante del Monferrato dopo il Municipale di Casale e il Civico di Moncalvo.

La prima stagione di spettacoli fu inaugurata nel novembre 1995 dall’attore astigiano Renzo Arato. Da allora il “Verdi” ha ospitato artisti di spicco tra i quali ricordiamo Felice Andreasi, Bruno Gambarotta, Bruno Lauzi, Paola Pitagora, Ottavia Piccolo, Lucia Poli, Enrico Beruschi, Giorgio Conte, Massimo Bagliani, la Banda Osiris, i Gemelli Ruggeri, Gian Maria Testa, Franco Cerri, Nicola Arigliano, Roberto Citran, Gianfranco Nosei, Massimo Bubola, Gigi Sammarchi, Amanda Sandrelli, Caterina Deregibus e poi ancora alcuni dei più apprezzati cabarettisti di “Zelig”, i bluesmen Fabio Treves e Paolo Bonfanti, il quartetto “gipsy” Manomanouche, la cantante americana Granà Louise e il pianista jazz Eddie Higgins, di Chicago. Negli ultimi anni la programmazione del Teatro Verdi, a cura del Comune, è proseguita assiduamente con proposte teatrali e musicali nel segno della continuità progettuale, sempre mirate al rilancio culturale del territorio. 

Proprio per celebrare i 30 anni, sabato 23 marzo, alle ore 21, sul palco pontesturese sarà tempo per lo spettacolo “Mai a basta!”, della storica band piemontese Trelilu: Roberto Beccaria (alias Magister Spiegazza) – voce, Roberto Bella (alias Bertu) – chitarra e voce, Pier Renzo Ponzo (alias Peru) – clarinetto, ciarafi e voce, Francesco Bertone (alias Franco) – contrabbasso, ciarafi e voce, sono i componenti del gruppo. I Trelilu nascono per scherzo, nel 1992, con la scommessa di portare su palcoscenico quello che una compagnia di amici può fare e dire intorno ad un tavolo. La scena è molto semplice: un tavolo e una bottiglia con quattro bicchieri per altrettanti Lilu che si raccontano suonando. Voci, chitarra, clarinetto e contrabbasso, più una serie di improbabili percussioni, per creare un repertorio originale di brani cantati in piemontese ed italiano maccheronico. Per informazioni e biglietti: Comune di Pontestura - 333 3635039.


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Mauro Bonelli

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