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Tradizione

Moncalvo: bilancio più che positivo per la Fiera del Bue Grasso

La neve ha portato bene al ritorno in presenza della rassegna

Un momento della fiera del bue grasso a Moncalvo

Si spengono i fornelli sotto il Palabue di Piazza Carlo Alberto e si inizia a tirare le somme della 383ma Fiera Nazionale di Sua Maestà il Bue Grasso. Domenica scorsa, 12 dicembre, si è ufficialmente conclusa la manifestazione più importante del dicembre moncalvese. “Possiamo ritenerci soddisfatti, soprattutto grazie alla tenacia dei nostri allevatori che hanno deciso di portare i loco capi alla Fiera nonostante i disagi dovuti alla forte nevicata di mercoledì scorso. Era dal 2008 che non nevicava così tanto il giorno della manifestazione”, commenta Luisella Braghero, presidente della commissione Fiera.

“Mi preme anche ringraziare tutti i volontari che hanno preso parte all’organizzazione delle giornate e hanno reso così possibile la riuscita ancora una volta della nostra bella fiera”, conclude Braghero. “Dopo un anno di stop siamo felici di aver ripreso uno dei nostri più importanti appuntamenti tradizionali – commenta il sindaco Christian Orecchia -; la neve è parte del nostro territorio e non ha infatti spaventato gli allevatori e tutti gli operatori della filiera che in tanti hanno partecipato alla Fiera”.

Tanti gli appuntamenti e le iniziativa a cui han preso parte non solo i monferrini ma anche molti turisti arrivati con pullman e con mezzi propri da fuori regione. C’è stata la possibilità di recarsi presso le stalle, le cantine e gli uliveti di Moncalvo, visitare i camminamenti del Castello e le sale del Museo Civico, in cui è ancora presente la mostra temporanea dell’artista Labar. Ottima partecipazione anche alle camminate tra le colline a cura di “Colibrìescursioni”, due circuiti ad anello con partenza e arrivo a Moncalvo, il primo con tappa all’azienda vitivinicola “Cabiale”, la seconda con sosta all’agriturismo “La quercia rossa”.

Da non dimenticare il mercatino dei prodotti tipici a chilometro zero provenienti dal comprensorio moncalvese e i pranzi a base del celebre sontuoso bollito misto cucinati dalla pro loco guidata da Mirko Ippolito. I cuochi aleramici hanno servito 400 coperti ogni domenica, segnando il tutto esaurito. “La carne proveniva da bovini acquistati dalla nostra stalla di fiducia, mentre cotechini, vino, pane e agnolotti arrivano dai produttori di Moncalvo. La torta di nocciole, le salse e l’insalata russa erano invece di nostra produzione. Abbiamo venduto infine molte bottiglie di vino di produttori locali”, commentano con soddisfazione dalla pro loco. Meno coperti rispetto al solito, complice la nevicata che ha scoraggiato più che altro i turisti, durante la manifestazione zootecnica dell’8 dicembre scorso. Il "buji tut al di", distribuzione continua nel palatenda del sontuoso bollito misto secondo la ricetta di Moncalvo, infatti, non ha segnato i numeri tradizionali degli anni passati.

Momento clou della Fiera è stata la manifestazione, riconosciuta De.Co, di mercoledì scorso, quando una sessantina di esemplari, di cui 25 buoi, di razza piemontese arrivati da tutto il Piemonte hanno trovato dimora sotto gli antichi portici di piazza Carlo Alberto. Niente sfilata nel ring causa neve, ma la giuria presieduta da Marco Lanfranco ha decretato i capi migliori. A vincere il Gran Premio Bue Grasso di Razza Piemontese è stato Artù, uno splendido esemplare di 13 quintali allevato a Caraglio, Cuneo, da Andrea Migliore, per la prima volta con un capo a Moncalvo. Il premio per il bue più pesante, del peso di 1430 chili, va all’allevatore Carlo Luigi Vallino di Marene, Cuneo. Tra i vincitori, infine, molti allevatori e macellai del nostro territorio arrivati da Moncalvo, Casale, Penango e Ottiglio.


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