Articolo »

A Trino

Le ricerche sull’amianto: presentata la Emu School

Incontro a Teatro con Ruggero Vigliaturo e Daniela Degiovanni

Un buon pubblico al Teatro Civico di Trino ha preso parte alla presentazione della “EMU School” - European Mineralogical Union School, una scuola internazionale rivolta a studenti universitari, ricercatori, professori e tecnici che sarà incentrata sulle fibre di amianto naturali. Per approfondire meglio questo tema, al fianco del sindaco Daniele Pane sono intervenuti Ruggero Vigliaturo, ricercatore e membro del centro amianto di Philadelphia dell’Istituto Nazionale della Sanità e Ambiente Statunitense e Daniela Degiovanni, oncologa e referente del Polo Oncologico Regionale per le Cure Palliative e Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

«Ascoltare i racconti dei lavoratori dell’Eternit ha rappresentato una chiave di volta per entrare nei meccanismi di questa malattia. È grazie a loro se ho preso coscienza come giovane medico di una consapevolezza medica e civile che non mi ha più abbandonato nella mia professione» ha spiegato la Degiovanni.

«È stato importante costruire dei contenitori di questa sofferenza. Dalla sofferenza fisica a quella psicologica dei malati e dei loro familiari, nonché dell’intera cittadinanza. Dare accoglienza alla solitudine di questi lavoratori e per questo iniziarono ad adoperarsi epidemiologici, oncologi e tanti professionisti. Nel 1984 il primo studio effettuato sui lavoratori dell’Eternit confermò tutto quello che mi avevano raccontato nelle loro testimonianze, con la frequenza di un morto alla settimana. Nacque anche l’associazione Vitas, per dare conforto ai malati terminali. Cinque anni fa è invece nato il centro dedicato per lo studio e la cura del mesotelioma a cui accedono malati da tutt’Italia, un centro di riferimento per tutte le malattie provocate da fibre di amianto. L’azione di tutti portò alla chiusura dello stabilimento e alla bonifica, poi nacque l’esigenza di trovare un colpevole a questa tragedia e un senso di giustizia con il processo terminato con la sentenza della cassazione assolutamente iniqua in quanto pur riconoscendo il reato lo stesso era passato in prescrizione con l’amarezza per le 2.500 vittime e per i loro familiari».

Ora ci sarà l’Eternit-bis «per completare quel percorso di giustizia che finora non c’è stato. Poi c’è l’esigenza di nuovi farmaci, soprattutto dalla popolazione, che teme di ammalarsi. Finora un tumore di amianto era privo di cura e non era allettante per la ricerca, ma qualcosa sta cambiando e con essa anche la speranza. Sono orgogliosa che Ruggero abbia dato vita a questo progetto. A settembre a Casale arriveranno studiosi, ricercatori e studenti che avranno l’opportunità di conoscere da vicino il nostro percorso di sofferenza e di entrare nel vivo dei luoghi teatro di questa tragedia. La scienza ha il compito di andare oltre e di cercare nuovi campi innovativi che vanno trasmessi per diventare una cerniera di comunicazione tra scienza e società, con un linguaggio comune. Grazie a Ruggero che ci offre questa possibilità di conoscenza. Noi potremo narrare il nostro dolore, un confronto da cui nasce il progresso».

La tutela dei lavoratori

Non è mancato il contributo di Bruno Pesce, altro protagonista della lotta contro l’amianto: «Fin dall’inizio abbiamo cercato di affrontare la realtà per quella che è e rendere partecipe la popolazione di questo territorio, tutelando i lavoratori, la salute pubblica e l’ambiente. Un contributo di verità per avere risposte su questa tragedia. Una consapevolezza diffusa che vuol dire democrazia, partendo dalla bonifica e dal desiderio di giustizia, ma anche creando una sanità specializzata, cosa che in altri luoghi, come Broni ad esempio, non è avvenuta. Con la partecipazione vengono fuori eccellenze per affrontare meglio i problemi e ottenere risposte sempre più plausibili a quanto accaduto».

Tra bonifica e ricerca

Infine Vigliaturo ha spiegato gli sviluppi attuali e futuri sul tema amianto, facendo riferimento a ciò che avviene sul nostro territorio per arrivare fino ad oltre Oceano: «Spero che questa scuola sia importante per aiutare ad aggiornare la regolamentazione attuale e fare un passo avanti, in tema di bonifica e soprattutto della ricerca sull’amianto che va tutelata per anticipare le esposizioni che ci sono e ci saranno in tutto il mondo. Cercheremo inoltre di spiegare i fondamenti per cui l’amianto fa male, omologare i parametri internazionali per valutare i pericoli dell’amianto, tracciare quelle che sono le vie dell’amianto. Sarà anche uno slancio verso nuovi orizzonti, perchè inauguriamo una scuola che coinvolge i massimi esperti in materia dalla costa californiana fino all’Australia, portandoli nella nostra bella regione che, come Trino sta facendo, deve agire nel presente e guardare al futuro, favorendo le collaborazioni tra vari gruppi scientifici che lavorano sulla stessa materia». Durante la scuola «ci sarà l’opportunità da parte dei cittadini di condividere le tavole rotonde con professori e studenti per discutere in maniera molto aperta per fare nascere nuovi progetti».


Profili monferrini

Questa settimana su "Il Monferrato"

Silvio Morando

Silvio Morando
Cerca nell’archivio dei profili dal 1871!