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Tre pullman mercoledì per il processo amianto

Riprendono domani, mercoledì, a Torino, le udienze del processo amianto. Si metterà sotto la lente il procedimento dell’istruttoria per vedere se ci sono le condizioni per un rinvio a giudizio. Mercoledì i legali degli indagati presenteranno le eventuali eccezioni, mentre giovedì saranno gli avvocati delle parti lese e la Procura a replicare motivando la richiesta del rinvio a giudizio. Nei giorni scorsi il pool degli avvocati delle parti offese - coloro che hanno subito danni a causa dell’amianto e che intendono chiedere che si individuino le responsabilità di quanto è avvenuto - aveva invitato i cittadini a partecipare massicciamente alle udienze: «Chiediamo di non essere lasciati soli nel momento in cui dovremo motivare le ragioni della nostra presenza in aula, per far sentire con la presenza fisica delle persone che hanno subito il dramma causato dall’Eternit tutto il peso della strage causata dall’amianto», aveva detto Sergio Bonetto. Invito rinnovato ora da Bruno Pesce, coordinatore del Comitato Vertenza Amianto e da Romana Blasotti Pavesi, presidente della Associazione familiari vittime amianto. Ieri mattina - lunedì - erano tre i pullman previsti per mercoledì e due quelli per giovedì, ma c’è ancora tempo per dare la propria adesione perché - ribadiscono - Pesce e la Blasotti in aula bisogna essere numerosi: «È importante che chi non si è ancora prenotato lo faccia perché mercoledì e giovedì sono due giornate estremamente importanti». Fissate anche le udienze successive fino a luglio, dopo che il gup farà il provvedimento per l’ammissione delle parti civili: 18 maggio ore 10-16,30, 22 maggio (9,30-16,30), 25 maggio (ore 10), 1° giugno (ore 9,30), 12 giugno (9,30), 22 giugno (ore 9,30) e (da confermare) 20 luglio alle 9,30. Settecento parti civili Sono settecento finora le parti civili che si sono costituite nel megaprocesso amianto che si sta istruendo a Torino contro i responsabili dell’Eternit, lo svizzero Stephan Schmidheiny e il barone belga Jean Louis Marie Ghislain De Cartier De Marchienne indagati dalla Procura di Torino per disastro colposo e inosservanza delle misure di sicurezza sui luoghi di lavoro. Enti e associazioni ma soprattutto cittadini (ex lavoratori e non) e loro familiari - colpiti dalle patologie causate dall’amanto. Settecento parti civili che - a occhio e croce - rappresentano circa un terzo del totale, spiega l’avvocato Sergio Bonetto portavoce del pool che difende le parti lese. Tra gli enti due Regioni, le Province di Alessandria e Torino, i Comuni di Cavagnolo e Casale l’Associazione familiari e vittime di Casale, Cgil Cisl Uil regionale e provinciale, Legambiente, Medicina Democratica, l’Associazione esposti amianto, l’Inail. Tutte le altre parti lese potranno costituirsi al momento del dibattimento. La Giornata delle Vittime Ieri - lunedì - si è invece riunito a Torino il comitato strategico del Centro regionale amianto in vista del 28 aprile, data dichiarata «Giornata Mondiale delle vittime dell’amianto». A Casale ci sarà in dibattito sulla ricerca alle 17 nella sala consiliare del Municipio.

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