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C'era una volta...
Un Natale indimenticabile
Il racconto di Luigina Luparia
Nell'augurare un buon Natale a tutti i lettori pubblichiamo un bellissimo racconto di Luigina Luparia, scrittrice monferrina, legata alle tradizioni del nostro territorio, che ci ha lasciato in questo 2021.
Quante volte ci siamo recati al castello d’Uviglie specialmente nelle festività solenni perché in quel luogo di pace e di preghiera si svolgevano funzioni cui non ho più partecipato, tantomeno le nuove generazioni vi potranno ancora assistere. Rimarranno per sempre indimenticabili le messe di mezzanotte di Natale, nell’atmosfera suggestiva della grande cappella decorata di affreschi, con specchi e porte intarsiate. L’altare sfavillante di ceri era attorniato da tanti sacerdoti barbuti e carismatici, spiritualmente raccolti in un cerimoniale che non aveva l’uguale in altre chiese. Come non ricordare l’incanto della musica mentre accompagnava il coro delle straordinarie, profonde, baritonali voci dei chierici che si alternavano a quelle limpide ed argentine delle suore, fondendosi poi in un crescendo di armonia.
E la meraviglia del parco imbiancato dalla neve, dove ogni pianta o arbusto assumeva una forma particolare sotto il peso del soffice manto; e gli stupendi presepi grandi quanto una stanza, riprodotti ogni anno in luoghi e con modalità diversi.
Eravamo abituati a contemplare la capanna fra paesaggi invernali, pecore e pastorelli: quale fu la sorpresa quell’anno, nell’osservare Gesù Bambino giacere in mezzo alle palme da datteri, grappoli di banane, elefanti, zebre e leoni. Ma ciò che maggiormente stupiva di quel presepio africano, era il perfetto gioco di luci nell’alternarsi del giorno alla notte: spuntava l’alba, poi il sole saliva alto a mezzogiorno, si abbassavano le luci al tramonto, sopraggiungevano le prime ombre della sera, si accendevano le stelle, appariva la luna e quindi a poco a poco di nuovo il filtrare del primo chiarore mattutino. Visioni e sensazioni che non si vedranno e non si proveranno più ma che rimangono vivamente impresse nel cuore e nella mente di chi allora era presente.
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