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Tutte le idee per il rilancio di Casale all'intermeeting Rotary-Lions

Si è aperto in modo insolito l’intermeeting Rotary - Lions Casale Monferrato Host “Parliamo di Casale e del suo futuro” lunedì sera al Castello di Uviglie. E’ iniziato con la lettura di un brano de “La ragazza di Casalmonferrato”, pagina letta dall’attrice Caterina Deregibus; il volume, recentemente presentato al Salone del Libro di Torino (edizione La Cantinella, Catania), era stato scritto da Giuseppe Bonaviri (grande autore più volte candidato al premio Nobel) nel periodo in cui era tenente medico a Casale. La seconda lettura è stata il commento al libro (è integrale sul nostro sito internet, ndr) di Olimpio Musso che si conclude con la frase di Ennio Flaiano “Non si propone di raggiungere altra morale che quella delle opere d’arte, cioè la poesia e la verità. È la storia di un amore acre e stupendo, dove l’amore è anche sofferenza e sconfitta”. Spiegazione del presidente Rotary Paolo Pia: “E’ allo studio la riduzione teatrale de ‘La ragazza di Casalmonferrato’, sarebbe un biglietto da visita di grande livello per la nostra città”. Il successivo dibattito, coordinato da Elio Carmi, - tema di fondo, appunto, il futuro della città - è stato aperto dal sindaco Giorgio Demezzi: “C’è l’impegno - ha detto subito - come punto di partenza di dare vivacità al Teatro Municipale e l’idea della riduzione teatrale del romanzo di Bonaviri è ottima...”. Ha poi rivolto un appello: «La nostra città è così bella, ridiamole dignità, investiamo. Il Comune è disponibile alla massima collaborazione con tutti”. Per l’assessore alle manifestazioni Augusto Pizzamiglio: “Non c’è da inventare molto, solo da togliere un po’ di polvere. Il conflitto di diversità è una somma di ricchezze...”. Propositiva Serena Monina delegata del Fai (Fondo ambiente Italia): “Casale ha già dei format di eccellenza su cui puntare come OyOyOy e Riso&Rose, si può aggiungere Eataly (unione di piccoli produttori che creano cibi e bevande di altissima qualità, ndr.) che ho appena visto nascere ad Asti”. Ricorda l’immigrazione e consiglia un Festival della cultura albanese. Poi una lunga serie di interventi tra i presenti, propositivi, segno che non si è mai spento l’amore per una città che vuol tornare grande. Sono stati aperti da Roberto Gandini già preside del Sobrero (“Ho avuto 17 mila giovani...”) sui conflitti Casale-Alessandria, poi da Piero Portaluppi sulla pubblicità negativa di eventi come il caso Eternit (per Carmi sempre pubblicità è...); quindi è stata la volta di Alessandro Boverio sulla mancanza di un piano per il turismo o di cose più semplici come una vera pista ciclabile. Gabriele Vizio ha ricodato che si stanno esaurendo le risorse per le politiche sportive giovanili e Alberto Bargero si è riallacciato alla storia suggerendo il coinvolgimento di luoghi collegati a eventi (citazione per palazzo Tornielli dove in facciata campeggia ancora una palla di cannone della gloriosa Difesa di Casale del 1849, noi suggeriremmo rievocazioni-visto il momento- legate all’Unità d’Italia). Carlo Caire ha un po’ riassunto la filosofia della serata: “E’ facile criticare, invece dobbiamo costruire assieme... Io sono consigliere comunale di minoranza ma ho collaborato benissimo con l’assessore Pizzamiglio a Casale capitale, evento che parte questo fine settimana...”. Marilu Vernoni ha disquisito sull’umore dei casalesi (“negativo”) e Gianni Turino è volato dal ‘‘grande Guazzo’’ alle bonifiche eternit. Per Alberto Riccio bisogna battersi per l’uso delle caserme dismesse ed è “fondamentale l’utilizzo turistico del castello’’. Franco Vergnano ha proposto strutture di accoglienza nel territorio ispirandosi alla Francia. Marco Arluno ha messo in luce la centralità di Casale: questo è un punto di forza, lo ha rilevato subito dopo Franco Cellerino, anche di chi lancia il progetto ski-dome che porterà a pochi chilometri dalla città una pista da sci che attirerà un milione e mezzo di persone. Cellerino ha poi introdotto il ritorno dell’Asl a Casale e il restauro di Santa Caterina. In questo caso la via, lo ha indicato la presidente Monina, potrebbe essere l’indicazione di Santa Caterina come “luogo del cuore” al Fai che si sente stimolato ad intervenire poi col San Paolo. Corrado Rendo e Paolo Tofanini, siciliano il primo e toscano il secondo, ma monferrini di adozione, si sono autoproclamati esempi di integrazione: “Casale è la mia casa”; Rendo ha anche plaudito all’iniziativa legata a Bonaviri (scrittore di Mineo) e citato l'esempio di "Alessandria 2018" (quindici 'tavoli' di discussione sul futuro della città) . Infine Gianni Conti descrivendo la situazione come “drammatica” ha indicato in ‘‘condivisione e decentramento” la ricetta per uscirne. Ottavio Patrucco ha invocato investimenti sui giovani: “I laureati di Casale devono purtroppo andare a lavorare fuori città”. Conclusione sul tema dello spirito di servizio dei due sodalizi del presidente del Lions Alberto Debernardi e del presidente del Rotary Pia che ha ancora invitato alla prossima riunione del 21 giugno che segna la fine del suo mandato annuale (prossimo presidente Corrado Rendo); forse ci sarà una “sorpresa ministeriale”. Da aggiungere che alla riuscita serata erano presenti anche il vice sindaco Filiberti e l'assessore Sirchia. Luigi Angelino FOTO. Alcuni interventi al castello di Uviglie al meeting sul futuro di Casale