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  • 05 gennaio 2011
  • Casale Monferrato

Rüzà (litigare) e vino cattivo: dietro i termini dialettali con Olimpio Musso - Arriviamo a una lingua paleoeuropea e preindeuropea

Tutto cominciò con una telefonata del mio nipotino David, figlio del mio primogenito Federico e di mia nuora Sandrine van der Velde di nazionalità olandese. David, che ha quattro anni e vive coi suoi genitori vicino all'Aja, è bilingue,ma tende a intercalare parole dei due idiomi. Orbene, una volta disse un termine che mi risultò stranamente famigliare: ruzie, pronunciato rüzi (z indica la s dolce), richiamò il casalese rüzà ( monferrino rüzi, rüziè, rüzè), col quale ha in comune il significato (litigare, bisticciare, litigio). Pensai lì per lì che il bambino, essendo stato a Casale,avesse memorizzato la parola, riferendola ai due gatti di casa in lite, dei quali parlava durante la telefonata al computer con la webcam. Ma mio figlio, che ha imparato l'olandese per motivi famigliari, e mia nuora mi dissero che il termine è puro neerlandese! Io e mia moglie non potemmo nascondere il nostro stupore. Una coincidenza? Volli approfondire la questione e mi posi a ricercare l’etimologia, cioè il significato originario, del termine, senza immaginare a quali inaspettati e sorprendenti risultati sarei giunto. Presi a indagare nelle varie lingue germaniche del nord Europa e scoprii che l’olandese roes (pronunciato rus) significa “ebbrezza, ubriacatura”; del pari il norvegese rus, il danese rus, lo svedese rus, il tedesco Rausch significano “sbornia,ubriacatura”. L’italiano “rissa” deriva dal latino rixa ( che gli etimologisti considerano di etimologia oscura); dal latino, poi, derivano il francese rixe, il sardo logudorese rissa e il portoghese reixa. Le lingue germaniche concordano con le lingue neolatine. Nulla di strano, trattandosi di lingue indeuropee. Ampliando il campo di investigazione linguistica mi imbattei, però, in lingue che indeuropee non sono: ad esempio in finlandese litigio, rissa si dice riita, in estone riid e in lappone riidu. La dentale t (sonorizzata d) trova spiegazione nel basco errixta, che vuol dire “discordia, disputa”, ma anche “rimprovero”(errixtatu significa rimproverare): proprio come nel casalese-monferrino ( ai rüza= lo rimprovera ). Il basco deriva, come ho già scritto altre volte, dal pelasgico (lingua pregreca): lo dimostra il greco eris,eridos, che vuol dire litigio, rissa, e di cui gli studiosi ignorano l’etimologia (il verbo erizo significa di conseguenza litigare, bisticciare). Ero così arrivato alla conclusione che il nostro termine apparteneva a una lingua paleoeuropea e preindeuropea. Il significato originario era prendere una sbornia tale, che portava inevitabilmente alla rissa. In altri termini i paleoeuropei, dall’estremo nord al Mediterraneo, se avevano al vin gram, come si dice in casalese e in monferrino, erano spinti a rüzà, a litigare. Non a tutti però il vino faceva male. Dice infatti Shakespeare (Otello II 3) “il buon vino è un bravo spiritello se è bene usato” (good wine is a good familiar creature if it be well us’d). Non avrei mai sospettato che un’innocente espressione del mio nipotino casalese-olandese avrebbe portato a rintracciare una così remota antichità del termine e a trovarne il significato originario presso tutti i popoli europei, ubriaconi e piantagrane. E chi più chi meno continuano ancora oggi a litigare, se hanno il vino cattivo. Olimpio Musso DISEGNO. Complice anche il rifacimento di una cucina da parte di Laura Rossi (chiamata anche ''Cucina Sistina'' dagli amici) questa china ha visto una lunga genesi e alla fine la disegnatrice ha immaginato proponente e autrice intenti a ''rusà'', un certame grafico-letterario a cavallo dei loro testi... PS: Olimpio è quello con la penna d'oca.

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