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  • 05 giugno 2020
  • Casale Monferrato

Seimila euro lordi ai 163 esuberi, 20 agganciati alla pensione

Il nuovo asset della Cerutti: a Casale 125 lavoratori, 10 macchine al primo anno

Cantello (Cgil): lunedì stato di agitazione e picchetti

All’incontro con i sindacati, Giancarlo Cerutti ha sottolineato le criticità del momento cercando di dare vita ad un percorso in grado di avere un futuro con almeno una parte della società operativa e viva sottolineando l’instabilità del mercato. Ha anche aggiunto l’esistenza di accordi che oggi sono congelati per effetto di questa congiuntura dettata dalla crisi. La società, essendo in procedura concorsuale e quindi con l’obbligo di fare delle proposte come strategia aziendale, proposte che siano credibili, ha la necessità di concretizzare con una nuova impostazione ed un nuovo assetto industriale che si riassume in questo senso.

Ma quale sarà l’assetto? La costituzione di una newco con asset sia di CPE che di OMG, con un impegno organizzativo e produttivo di 10 macchine per il primo anno. Ci sarà un solo stabilimento, quello di Casale Monferrato che avrà bisogno di 125 persone, la totalità di cpe -2 che avranno un percorso di uscita e i restanti di OMG da ricercare sui 2 stabilimenti. (circa 60 persone). Quindi ci saranno 163 esuberi che saranno incentivati con una buona uscita di 6000 euro lordi, considerando che circa 20 potrebbero agganciarsi alla pensione. Il tutto con una copertura fino a gennaio degli ammortizzatori sociali disdettando la 14 esima. Tutto questo in tempi ristretti, entro luglio. Questo strumento, o meglio questa operazione sarà finalizzata a traghettare il tutto fino a quando, all’orizzonte, non si presenteranno nuovamente i soci attualmente in stand by, oppure addirittura dei nuovi.

Sulla sponda sindacale, che ne pensa la Fiom-Cgil? Dice Maurizio Cantello: “Intanto che il progetto sia credibile e soprattutto di più lunga gittata. Per noi i numeri dovranno essere rivisti oggi, in futuro, se dovessimo ripartire, sarà necessario avere un passaggio privilegiato di bacino dove attingere dagli ex dipendenti in caso di bisogno. Dovremo stabilire e condividere i criteri di scelta delle persone, vogliamo entrare nella partita per salvaguardare al massimo un equilibrio di scelta. Incentivi non potranno essere quelli proposti. Poiché questa situazione si colloca dentro uno scenario ben più articolato ed ampio, diventa fondamentale darne il giusto risalto, sia per la vicenda in sé, sia per quello che rappresenta in una prospettiva industriale sempre più preoccupante sul territorio. Quindi subito dopo le assemblee, è già stato dichiarato lo sciopero, ci fermeremo per tutto il giorno. Successivamente lunedì riprenderemo lo stato di agitazione con ulteriori picchetti davanti allo stabilimento. Abbiamo chiesto e ottenuto un incontro con il Prefetto”.

 

 


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