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La presentazione a Murisengo
I numerosi servizi del Centro per Famiglie
Afferente al Socio Assistenziale Asl Al Casale Monferrato
Variegato, libero, gratuito e anonimo è il servizio offerto dai professionisti del Centro per le Famiglie che, afferente al Servizio Socio Assistenziale ASL AL Casale Monferrato, viene erogato tramite la Cooperativa appaltata Elleuno.
Ad illustrare le diverse attività ricomprese nell’offerta del Centro, la settimana scorsa a Murisengo, sono stati l’assistente sociale referente del Settore Famiglie, Marina Giunipero, la mediatrice famigliare, Raffaella Bussolino, le educatrici Veronica Degrandi, Nadia Garrone e Alessandro Enrico, la psicologa Annalisa Boda e lo psicomotricista relazionale Enrico Zoppi.
Trattasi di un servizio comprensivo di diverse professionalità che, interagendo tra loro, garantiscono una maggiore efficacia di intervento e che, di caso in caso, di situazione in situazione, di dinamica in dinamica, viene sempre confezionato in modo prettamente sartoriale, andando così, con versatilità, ad soddisfare i bisogni più specifici e peculiari delle diverse realtà.
Si parte dagli Sportelli d’Ascolto rivolti sia ai genitori sia alle coppie senza figli e alla cittadinanza in generale (attivi presso i Distretti Asl di Casale, Moncalvo e Cerrina Monferrato), che forniscono supporto online e di presenza tutti i venerdì dalle ore 9 alle ore 12 (telefono 349 6841582).
A seconda dei casi, il servizio di ascolto può esaurirsi nel primo contatto e/o in più incontri, oppure, l’utente può venir dirottato agli specialisti che compongono il team del Centro per le Famiglie, la cui filosofia si basa su: ascolto, condivisione, partecipazione, cittadinanza e unione, partendo dal comune denominatore della competenza/professionalità, in un’ottica di prevenzione.
In particolare, gli Sportelli d’Ascolto accolgono i bisogni, i vissuti e le storie di vita, quindi, valutano il tipo di supporto da offrire (educativo, pedagogico o psicologico). Di recente, ne è stato inserito un nuovo, specificatamente dedicato ai papà, protagonisti di un rinnovato ruolo genitoriale e di coppia.
Al bisogno, entra in campo il Mediatore Famigliare, per offrire consulenza psicologica a genitori, figli o altri membri della famiglia, aiutando, anche attraverso il conflitto costruttivo, a ricostruire relazioni, armonia ed equilibrio. Inoltre, fornisce attività laboratoriali e consulenza a genitori/insegnanti, mediante la conduzione di gruppi di parola.
Si basa invece sull’ascolto e sulla parola il lavoro dello psicologo il cui campo di azione si estende anche al consultorio famigliare nella conduzione di gruppi pre e post partum. Tra le figure più gettonate, poi, vi è lo Psicomotricista Relazionale, il quale, opera in ambito educativo/preventivo e realizza, in autonomia e/o in collaborazione con altri professionisti dell’area socio-pedagogica, programmi di educazione psicomotoria e interventi di prevenzione per armonizzare lo sviluppo, atti a favorire l’interrelazione tra le funzioni affettive, cognitive, motorie e sociali della persona.
Nello specifico, si occupa di progettazione realizzazione di programmi di psicomotricità relazionale e di gioco psicomotorio nelle Scuole dell’Infanzia e nelle Scuola Primaria; progettazione e realizzazione di programmi di psicomotricità relazionale nelle Scuole Secondarie di Primo Grado; incontri di confronto con insegnati dei primi gradi della scuola dell’obbligo.
Infine, l’Educatore Professionale si occupa di progettare interventi educativi mirati.Molti, dunque, i servizi erogabili, sia individualmente (tramite contatto telefonico allo Sportello d’Ascolto) sia attraverso progetti specifici rivolti alle scuole nei tre ordini. Le richieste andranno formulate dalle insegnanti, quindi, recepite dal Dirigente Scolastico, il quale, provvederà ad inoltrarle al Centro per le Famiglie e, a seguito di un sopralluogo puntuale da parte della Giunipero per un confronto diretto con le insegnati, le attività laboratoriali potranno avviarsi.
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