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Ozzano, abbattuto il Raptus: mercoledì 17 demolito il fabbricato della celebre discoteca

«È stato abbattuto mercoledì scorso il fabbricato di via Marconi già adibito, nel passato, a discoteca “Raptus Music off”. Abbandonato da tempo ed acquistato da privati versava in grave stato di degrado e presentava segni di pericolosità. Inoltre si è reso necessario un intervento di bonifica in quanto buona parte dello stabile era coperto da lastre di amianto. Sull’area ove sorgeva l’ex discoteca verrà realizzato una zona parcheggio ed un fabbricato a destinazione commerciale. Si è, quindi, trattato di un intervento, in pieno centro abitato, di bonifica oltre che di decoro urbano stante lo stato di fatiscenza dello stabile» fanno sapere dal Comune. Mercoledì 17, quindi, il paese monferrino ha dato l’ultimo saluto a quello che negli anni è diventato un simbolo della storia dell’intrattenimento prima cinematografico, poi musicale non solo di Ozzano ma di un intero territorio e per generazioni di giovani e meno giovani che qui trascorsero le loro ore di svago e divertimento: “Cine Vittoria” prima, balera poi con “La Bussola”, ed infine discoteca “Raptus music off”. Quelle mura hanno visto proiettare i primi film nel dopo guerra e gli spettacoli di fine anno scolastico dei bambini delle scuole “elementari” diretti con sapienza dal maestro Pallanza mitico insegnante ed animatore di quei tempi. Poi entrarono in scena due valenzani, Ugo Ricci ed Ugo Zaccheo, che crearono “La Bussola” luogo di ritrovo dei giovani di tutte la età negli anni 70’ e 80’. Ambiente familiare nei pomeriggi della domenica ove i più giovani, privi di alcun mezzo di trasporto, non ancora emancipati al punto di salire su un treno per Casale, trovavano le loro ore di libertà. La sera scendevano in pista i giovani che prendevano il posto degli adolescenti, ed anche gli adulti facevano la loro parte con le famose serate di “liscio”. Tutti gli appuntamenti prevedevano musica rigorosamente “dal vivo” con le orchestre di ogni genere musicale, dalle più sconosciute alle più celebri, lì suonarono l’Orchestra Borghesi, ma anche Marcella Bella e Claudio Lippi tanto per far dei nomi. Lì nacquero amori eterni ma anche sonore scazzottate. Sul finire degli anni 70’ si ricordano le ragazze sedute in prima fila con le rispettive mamme sedute dietro loro ed i ragazzi che facevano la fila puntando il dito verso le timide ragazzotte chiedendo “balli” o “balla?” in base al grado di spavalderia del cavaliere. E le mamme che allungavano il collo a più non posso per vedere cosa faceva la figlia avvinghiata ad un giovane attorno a quella piglia centrale per la quale ci si premurava di giungere per primi per essere più nascosti agli sguardi altrui. Certo qualche cazzotto ogni tanto volava ma faceva e fa parte della norma. Poi i tempi cambiarono, nacquero i primi dj e la balera fece largo alla Discoteca. I fratelli Baiardi rilevarono la struttura e nacque il “Raptus Music off” celebre anche per i famosi fasci di luce che, nelle serate di fine settimana, segnalavano Ozzano al mondo intero. Quegli stessi fari che poi Bruno Baiardi con la sua Space Cannon portò in giro per il mondo illuminando i più importanti eventi e monumenti, un esempio su tutti: i celebri fasci di luce che illuminarono il cielo di New York riproducendo le Twin Towers crollate dopo l’attentato dell’11 settembre.

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Beppe Sartirana

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