Articolo »
Venerdì scorso
"Energie rinnovabili, agrivoltaico e salvaguardia del paesaggio"
Convegno al Museo Dinamico “Geometrie dell’Acqua”
Venerdì 26 settembre presso la “Sala delle Turbine” del Museo Dinamico “Geometrie dell’Acqua” a Casale Monferrato, si è tenuto il convegno “Energie rinnovabili, agrivoltaico e salvaguardia del paesaggio, quali equilibri in Piemonte e nel Monferrato” dedicato ai sindaci ed ai tecnici con il coinvolgimento al mondo delle professioni tecniche.
L’evento ha affrontato una delle tematiche più importanti per il futuro, quella delle energie rinnovabili e del loro impatto sul territorio, in particolare sul paesaggio.
Nell’ambito degli eventi celebrativi dei 140 anni dalla realizzazione della Centrale di sollevamento idraulica delle acque del Canale Lanza - primo esempio di impiego di energie rinnovabili - dopo i saluti del presidente del Collegio dei Geometri di Casale Monferrato, Giovanni Spinoglio, e del sindaco, Emanuele Capra, l’intervento dell’assessore regionale all’Energia, Matteo Marnati, ha fatto comprendere il massimo livello di attenzione della Regione Piemonte rispetto alle tematiche della transizione energetica, con la necessità di dover creare soluzioni volte a ridurre l’energia da fonti fossili e a ricercare soluzioni verso l’indipendenza energetica, ponendo la massima attenzione e sensibilità verso i risvolti più delicati come il paesaggio.
L’assessore ha ricordato la criticità che deriva dalla carenza normativa dello Stato e dal fatto che le norme disciplinanti il settore, già emanate dalla Regione, sono state vanificate proprio dallo Stato stesso: si attende una nuova legge che disciplini in modo definitivo la possibilità delle regioni di legiferare nel merito.
Il presidente della Provincia, Luigi Benzi, ha evidenziato la grande pressione che i progetti di campi fotovoltaici già presentati nel territorio provinciale stanno creando scompensi, auspicando una necessaria disciplina normativa.
Elisa Guiot, dirigente del Settore Energetico della Regione Piemonte, ha presentato gli obiettivi europei e nazionali, quindi anche regionali, di produzione di energie rinnovabili entro il 2030, chiarendo a sindaci ed amministratori con precisione le problematiche del vuoto normativo.
Elena Biorci, dirigente del Settore Ambiente della Provincia, ha evidenziato come sul territorio provinciale si siano concentrati progetti di campi fotovoltaici di una superficie complessiva pari a quella di quattromila campi di calcio, tanto che, da sola, la quantità di elettricità da rinnovabili prodotta in provincia supererà da sola l’obiettivo dell’intera Regione Piemonte previsto nel 2025.
Il dirigente della Regione Piemonte, Giovanni Paludi, ha parlato dell’impatto sul paesaggio, portando esempi di come all’estero stiano affrontando la problematica, auspicando una crescita culturale tecnica volta ad integrare con intelligenza e creatività i nuovi impianti senza che questi abbiano un impatto incontrollato sul paesaggio.
Il docente del Politecnico di Torino, Roberto Napoli, ha offerto una visione semplice ma chiarificatrice sull’esistenza di perseguire la produzione di energie rinnovabili ed il suo utilizzo locale attraverso le comunità energetiche, mentre il presidente degli Agronomi e Forestali del Piemonte e Valle D’Aosta, Marco Allasia, ha portato esempi su come potrebbero indirizzarsi le coltivazioni agricole negli impianti agrivoltaici.
Jessica Maria Chicco, ricercatrice universitaria, ha poi illustrato esempi virtuosi nel campo delle rinnovabili, come l’impiego della geotermia che ormai da diversi anni ha reso autonoma nel fabbisogno di riscaldamento la città di Monaco di Baviera e di come invece qui in Piemonte siano all’avanguardia i progetti sperimentali per l’impiego della stessa fonte inesauribile nelle serre per la produzione di prodotti agricoli.
Gli interventi tecnici si sono poi conclusi con Matteo Balbo che, presentando un filmato, ha ripercorso la costruzione della centrale idroelettrica sul Po realizzata dall’impresa Allara e gli importanti numeri di produzione di energia praticamente ininterrotta.
Il direttore regionale, Angelo Robotto, ha concluso la mattinata con le sue conclusioni offrendo un quadro chiaro e completo della situazione per comprendere a fondo il tema dell’energia, dei target e degli obiettivi da raggiungere nel campo delle fonti rinnovabili, della necessità del raggiungimento dell’indipendenza energetica, non solo per le ragioni etiche che vedono il rispetto dell’ambiente l’obiettivo irrinunciabile in un panorama geopolitico attuale che non può essere ignorato, visto che l’approvvigionamento di altre fonti fossili, come il gas, ci vede dipendere da aree del mondo sovrastate da crisi molto preoccupanti.
Profili monferrini
Questa settimana su "Il Monferrato"







