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Concorso "Italia a Tavola"
Rachele Bottino: una barlady casalese nella top 5 italiana
Ancora una volta la genialità monferrina viene premiata
Ancora una volta la genialità monferrina viene premiata. Rachele Bottino, casalese di ventiquattro anni, è tra le mixologist più celebri a livello nazionale. Si è qualificata quinta nella sezione barman della rivista quotidiana di enogastronomia “Italia a tavola” dopo una selezione durata mesi, con votazioni online di esperti, tra piattaforme web e social networks.
«A dire il vero, dopo il diploma all’Istituto Alberghiero Artusi di Casale ho iniziato il lavoro in sala come commis di sala, ma non l’ho trovato stimolante come imparare nuove “miscele” nel mondo della mixology. Io sento la necessità di far sorridere il cliente, offrendogli qualcosa da bere per farlo stare bene. Poi entrando nel mondo dell’Associazione Barman Italiani mi sono confrontata con dei professionisti che mi hanno permesso di crescere e imparare nuove nozioni», così Rachele quando ci ha raccontato la sua storia.
Cosa l’ha spinta a intraprendere un percorso in questo settore?
Dopo la maturità ho lavorato all’hotel Hermitage all’Isola d’Elba con grandi barman. Qui partecipai ad una gara internazionale di cocktail e raggiunsi il terzo posto. Da lì decisi di andare oltre e conoscere questo settore, pieno di qualità e allo stesso tempo ricco di storia nel nome di ogni distillato.
Un ottimo piazzamento a livello italiano. Come ha reagito alla notizia?
Al primo impatto sono stata super emozionata nel sapere che i migliori trentasei barman d’Italia mi avevano selezionato. Chiaramente senza l’aiuto di amici e conoscenti che mi hanno votato sul sito e sulle piattaforme social non sarei arrivata al quinto posto conclusivo. Un onore finire in top five ma allo stesso tempo mi sono detta orgogliosa del percorso che ho fatto fino ad ora.
Ha lavorato in tante eccellenze italiane...ma se ci fosse la possibilità il Monferrato avrebbe le potenzialità?
Ho già scelto il Monferrato come sede del mio lavoro per la prossima estate nel bar piscina del Relais Almaranto di Calamandrana. Sono pronta a testare nuovi prodotti e distillati, magari della nostra zona. Abbiamo la fortuna di abitare in una bellissima paesaggio vitivinicolo ed è ora di puntare sulla qualità dei bar delle strutture ricettive che sono già presenti in loco.
Quali ingredienti userebbe per un cocktail monferrino e come lo chiamerebbe?
Come già accennato in precedenza, ho raggiunto il terzo posto all’Elba Drink con un cocktail dal nome “Kintana”, in onore del tracciato in mezzo ai boschi in zona fluviale, quindi molto monferrino. Un drink dal tocco femminile: un Moscow Mule, zucchero, lime, cetriolo e ginger beer. Sopra un sorbetto al limone con sanbitter rosso, dal gusto acido-dolce, il tutto decorato da scorza d’arancia e rosmarino.
Profili monferrini
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