Pubblicata la nuova legge regionale per le case popolari (“NORME IN MATERIA DI EDILIZIA SOCIALE”)
di Ufficio stampa Giunta regionale del Piemonte
E’ stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte del 18 febbraio, la legge 3/2010 “Norme in materia di edilizia sociale”, approvata la scorsa settimana dal Consiglio regionale.
Il testo della legge (58 articoli) contiene importanti novità in materia di modalità di assegnazione degli alloggi di edilizia sociale e calcolo del canone di locazione, dei requisiti per l’assegnazione degli alloggi, della verifica delle domande, della successione nella domanda o nell’assegnazione, della sospensione e revisione delle decadenze in atto.
Aumentano anche i limiti di reddito richiesti per l’accesso e si potrà avere l’alloggio anche se si è in possesso di un piccolo appartamento ereditato in un altro Comune. Uno specifico articolo riguarda l’assegnazione degli alloggi agli appartenenti alle forze dell’ordine che saranno inseriti in una apposita graduatoria.
Il canone di locazione degli appartamenti sarà basato su specifici parametri, definiti da un regolamento, che faranno riferimento anche alla situazione economica del nucleo famigliare documentato dall’ISEE (escludendo l’eventuale costo per la badante) e anche se i conviventi non sono sposati.
La legge istituisce il Mutuo sociale: un formula di vendita dell’appartamento con rate di riscatto del mutuo che non potranno superare il 25% del reddito del nucleo famigliare assegnatario. Inoltre è stato creato un Fondo sociale che stabilisce una riserva di alloggi (al massimo uno per scala) da destinare a scopi sociali (accompagnamento sociale, mediazione di conflitti tra inquilini, sedi di associazioni).
Cambiano anche le norme che regolano la vendita degli alloggi. La nuova legge stabilisce che ci sia un unico piano di vendita a livello regionale, aggiornato annualmente, che riguarda soltanto le case di almeno 30 anni.
Dal punto di vista gestionale viene istituita una Commissione Utenza presso ciascuna ATC, per tutelare maggiormente i diritti e gli interessi degli assegnatari. Negli alloggi, per meglio ripartire le spese condominiali per acqua e riscaldamento, verranno installati contatori adatti alla telelettura.
Le ATC diventano enti pubblici economici, la loro operatività viene ampliata: potranno agire anche al di fuori dell’ambito territoriale di riferimento. I nuovi Consigli di amministrazione saranno composti da 7 membri: 5 nominati dal Consiglio regionale (di cui uno di minoranza), 1 nominato dalla Provincia e 1 nominato dal Comune capoluogo di Provincia.
Per i presidenti delle ATC ci sarà la limitazione a due mandati consecutivi. Infine, si introduce un bilancio-tipo approvato con regolamento della Giunta regionale.
Info: http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/