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Carabinieri di Valenza

Calci e pugni ad un commerciante: denunciati tre giovani

Vittima un negoziante cinese

I Carabinieri di Valenza hanno denunciato per lesioni personali e molestia e disturbo alle persone tre giovani di 16 e 17 anni, responsabili dell’aggressione del titolare di un negozio di articoli per la casa e abbigliamento.

L’uomo, un cittadino cinese, aveva notato i tre ragazzi tenere un atteggiamento inadeguato all’interno del punto vendita e si era avvicinato per chiedergli di evitare di toccare gli oggetti esposti e di provarli senza cura, ricevendo per contro una reazione tutt’altro che educata, condita da espressioni colorite e ostentazione di irriguardosa spavalderia.

L’ulteriore richiesta di contegno da parte del titolare del negozio scatenava una violenta aggressione da parte di due giovani, un tunisino e un armeno, che colpivano con calci e pugni la vittima, lasciandola a terra, prima di darsi alla fuga.

Appena riavutosi, l'uomo si recava presso il locale Comando Arma per chiedere soccorso e denunciare il fatto. A seguito degli accertamenti sanitari, veniva dimesso con una prognosi di quindici giorni, mentre le indagini, immediatamente avviate dalla pattuglia inviata sul posto, consentivano di individuare altri avventori presenti all’interno del negozio e di acquisire le immagini del sistema di videosorveglianza, con l’ausilio dei quali venivano identificati tre giovani.

Sebbene dai filmati non fosse visibile il momento dell’aggressione, le testimonianze della vittima e degli avventori permettevano di ricostruire i fatti e di individuare tutti i responsabili, in particolare i due aggressori, deferiti alla Procura dei Minorenni di Torino per lesioni personali e molestia e disturbo alle persone, mentre il terzo giovane veniva denunciato per il solo reato di molestia.

I ragazzi erano già noti ai Carabinieri per l’abituale frequentazione di luoghi dove generalmente si incontrano tossicodipendenti e spacciatori e perché uno degli aggressori era stato già denunciato per minaccia e porto di oggetti atti a offendere in concorso con il padre (nell’occasione ai danni di un giovane, dapprima con un tubo rigido di gomma brandito come bastone e successivamente con una mazza di legno, e sempre per futili motivi).


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