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  • 12 novembre 2010
  • Casale Monferrato

I primi nove mesi del 2010 di Buzzi Unicem: buoni risultati nei volumi di vendita, ma fatturato e margine operativo lordo in calo, primi benefici concreti dai nuovi progetti

Il consiglio di amministrazione di Buzzi Unicem ha esaminato l’andamento – con luci ed ombre - del gruppo nei primi nove mesi del 2010 . E alla Segreteria Investor Relations casalese di via Luigi Buzzi hanno sintetizzato questi risultati così : * Buon andamento dei volumi nel terzo trimestre: a fine settembre vendite di cemento (20,0 milioni di tonn, una variazione di segno positivo o neutra si è verificata in diversi Paesi in cui il gruppo opera, ad eccezione di Repubblica Ceca, Stati Uniti d’America e Messico. I Paesi che hanno marcato maggiore vivacità nelle spedizioni sono Russia, Ucraina, Polonia e Lussemburgo) e di calcestruzzo preconfezionato (10,7 milioni di mc, il positivo andamento di Germania, Ucraina e Messico ha potuto più che compensare la flessione intervenuta principalmente in Repubblica Ceca ed Italia), un aumento rispettivamente dell’1,3% per il cemento e del 1,9% per il calcestruzzo * Primi benefici concreti dai progetti destinati a rafforzare la capacità produttiva e la competitività nei paesi emergenti ( in particolare la nuova linea di produzione a Suchoi Log (Russia) è stata avviata durante il terzo trimestre;la cementeria “greenfield” di Apazapan (Messico) inizierà a produrre ancora nel 2010; in Ucraina, gli impianti che permettono di sostituire il gas naturale col carbone sono entrati in funzione da alcuni mesi) * La redditività continua ad essere penalizzata soprattutto dall’effetto prezzi sfavorevole * Fatturato pari a 1.999,5 milioni (nel 2009: 2.075,8 milioni); * Margine operativo lordo di 326 milioni (nel 2009: 426 milioni) * Utile netto di 80,2 milioni di euro (- 43.7 per cento) * Utile netto escluse quote terzi : 59,6 milioni di euro ( - 49,2 per cento) * Indebitamento netto : 1.280 milioni di euro (contro 1.209 milioni di fine 2009) Ed ecco un interessante preliminare giudizio sulla situazione economica e sui settori di utilizzo delle produzioni dell’azienda. “I segnali di miglioramento del contesto economico internazionale intravisti durante il secondo trimestre sono stati confermati, seppure moderatamente, dalle dinamiche dei mesi estivi del 2010. Anche se permangono le incertezze e la visibilità risulta ancora limitata, gli indicatori di una crescente fiducia in scenari maggiormente positivi e non lontani cicli di crescita, si sono rafforzati. Il settore delle costruzioni è tutt’ora penalizzato dall’onda lunga della crisi economica internazionale: gli investimenti pubblici in infrastrutture, previsti dai piani di stimolo dei governi centrali, principalmente negli Stati Uniti, hanno iniziato a produrre alcuni effetti visibili, la domanda legata all’edilizia non residenziale soffre per le riduzioni degli investimenti messe in atto dal settore privato, il residenziale non mostra ancora segnali evidenti di ripresa”. Per quanto riguarda l’Italia in particolare, la relazione di Buzzi Unicem sui primi nove mesi del 2010 afferma, tra l’altro: “L’andamento delle nostre vendite di leganti idraulici e clinker, inclusa la quota destinata all’esportazione, ha segnato un incremento del 4,8%. Tale incremento è stato principalmente trainato dalle esportazioni e dal semilavorato clinker. I prezzi di vendita, a causa della domanda debole e della competizione esasperata, sono ancora notevolmente scesi durante il periodo estivo, portando ad una flessione progressiva di oltre il 20% sull’anno precedente. I volumi di vendita del calcestruzzo preconfezionato hanno recuperato vigore durante il terzo trimestre, chiudendo con un decremento del 3,3% rispetto a settembre 2009; il livello dei prezzi nel settore si è confermato debole (-4,0%)”. Ed eccoci a cogliere testualmente la parte della relazione relativa alla evoluzione prevedibile della gestione. “In Italia, permanendo una situazione dei prezzi molto penalizzante, non si prevedono miglioramenti della redditività nell'ultimo trimestre dell'anno. L'Europa Centrale chiuderà il 2010 con fatturato in crescita, favorito anche dalla variazione dell'area di consolidamento nel settore calcestruzzo preconfezionato, ed una redditività ricorrente in miglioramento rispetto all'esercizio precedente. In Europa Orientale, le quantità vendute ci aspettiamo confermino il buon andamento degli ultimi mesi (con l'eccezione della Repubblica Ceca) ed esistono pertanto le premesse per una maggiore stabilità dei prezzi. La redditività caratteristica dell'esercizio dovrebbe rimanere inferiore di qualche punto percentuale rispetto al 2009. Negli Stati Uniti d’America, la domanda di cemento si sta stabilizzando intorno a 70 milioni di tonnellate/anno. Ciò significa un grado di utilizzo della capacità produttiva ancora molto basso e quindi poche possibilità di miglioramento dei prezzi. Nel settore calcestruzzo preconfezionato, con l'attuale relazione prezzi-costi, il risultato operativo continua ad essere negativo. Stimiamo che il margine operativo lordo ricorrente si confermi in diminuzione. In Messico le aspettative per l'intero esercizio sono di volumi e prezzi stabili, quindi ci attendiamo risultati in linea con quelli del 2009. Nel complesso quindi, considerando l'andamento del trimestre appena concluso, il graduale indebolimento del dollaro, le tensioni sui prezzi di vendita ancora presenti in alcuni mercati, è ragionevole ritenere che i risultati consuntivi dell'intero esercizio 2010 saranno inferiori all'indicazione espressa nella relazione semestrale”.

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