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  • 30 luglio 2012
  • Casale Monferrato

Smaltimento di elettrodomestici: il centro verrà costruito a Casale

Ormai è questione di pochi mesi. L’insediamento a Casale dell’impianto di recupero e smaltimento di elettrodomestici Raae è praticamente certo, vista la volontà del gruppo Riccoboni Holding di investire nel business. Per cominciare i lavori si attendono solo i finanziamenti del Piano Territoriale Integrato che, a dire il vero, si aspettano da anni. Già nel 2005, infatti, il Comune di Casale aveva partecipato al bando del Pti per sostenere alcune opere in città, aggiudicandosi 5 milioni di euro. Dopo diversi anni, qualche settimana fa i fondi sono finalmente arrivati, ma invece di 5, i milioni sono 4. Il progetto del Pti, spiega il sindaco, Giorgio Demezzi, «dovrà quindi essere rivisto e ripresentato a settembre. Parte di questi 4 milioni sarà impiegata per permettere alla società l’acquisto a prezzo agevolato del terreno su cui costruire l’impianto, che sorgerà nella nuova area del Pip5». La Grassano, azienda membro della Riccoboni Holding, spenderà 4 o 5 milioni di euro per la struttura. Le prospettive sono più che incoraggianti, grazie soprattutto alla posizione strategica. A Casale, infatti, verrebbero conferiti elettrodomestici da Piemonte, Liguria e Lombardia, mancando in Piemonte un centro di smaltimento all’avanguardia: «Inizialmente, l’impianto potrebbe ricevere 6-7mila tonnellate all’anno di elettrodomestici, arrivando anche a 8 mila. Verrebbe recuperato il 90-95% degli elettrodomestici» sono le previsioni di Enrico Bosi, direttore sviluppo tecnologie e impianti della Grassano. Il nuovo impianto di recupero elettrodomestici potrà dare lavoro a 30 persone.

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Emanuela Pastorelli

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