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  • 11 dicembre 2018
  • Casale Monferrato

CINEMA / Intanto il regista monferrino sta lavorando ad altri due progetti, “Antigone” e “Cani randagi”

Te absolvo “vola” a Los Angeles

Il lungometraggio di Carlo Benso in finale al CineFest oltreoceano

Te absolvo il secondo lungometraggio di Carlo Benso, prodotto da Movie Factory a Casale e in Monferrato «a quasi due anni dalla sua realizzazione, continua il suo percorso distributivo con successo, nelle varie rassegne e festival nazionali e internazionali. Tra Benevento, Taranto, Trevignano Romano, è volato oltreoceano, fino ad essere semifinalista al Los Angeles CineFest, confrontandosi con una cinematografia mondiale e ricevendo un importante riconoscimento di originalità e considerazione nell’ambito del cinema indipendente tout court».

Lo evidenzia un comunicato stampa diffuso nei giorni scorsi dalla produzione stessa nel quale si ricorda la positiva esperienza vissuta con la realizzazione del film, nel cui cast figurano in qualità di protagonisti Toni Garrani, Igor Mattei, Karolina Cernic e il casalese Fabio Fazi, accanto ad altri interpreti monferrini con Lara Miceli, Claudia Giaroli e Calogero Marchese, solo per ricordane alcuni.

Non solo, per la realizzazione del film sono stati coinvolto   tecnici e realtà delle comunità locali.

 

Far tesoro dell’esperienza

Del resto Benso e il suo team sono intezionati a «fare tesoro dell’esperienza felicissima fatta con Te absolvo e a dare nuova forza ai progetti futuri confermando una collaborazione con l’intero territorio del Monferrato affinché non vadano perse le peculiari qualità paesaggistiche, artistiche e culturali scoperte e rivelate durante la lavorazione del film».

I riscontri positivi sono peraltro il migliore incoraggiamento  a riflettere sul fatto che «il lavoro di squadra e la capacità di dar vita a vere e proprie factory lavorative ed artistiche nei territori, riescono a illuminare l’Italia con straordinarie prove autoriali e creative». 

 

“Il calore del pubblico”

«Quasi inatteso, il forte calore ed entusiasmo del pubblico italiano per un film complesso nei contenuti che analizza in una forma di poetico thriller dell’anima la storia antitetica di due uomini di fede, di colpa e di redenzione. Tanto è stato l’apprezzamento dal Piemonte al centro Italia, dall’Elba fino al Molise, che in alcune sale è stato richiesto per una ulteriore riprogrammazione. Quello di Te absolvo è un percorso a passi ponderati ma anche lunghi e durevoli, che l’autore e il suo team creativo vuole condividere con tutti coloro che hanno partecipato all’impresa e che con la loro generosa disponibilità hanno permesso la realizzazione del film», commenta Benso. 

«Per questo si deve mantenere un contatto vivo e dinamico con il territorio del Monferrato facendo di questa esperienza la base su cui sviluppare un progetto più ampio in grado di realizzare nuove opportunità professionali e culturali con la formazione e l’inserimento di professionisti presenti sul territorio, coinvolgendo questo stesso in ogni fase di realizzazione della/delle nuove opere». 

 

I nuovi progetti

Carlo Benso sta intanto lavorando a nuovi progetti.

Il primo è «Antigone», trasposizione cinematografica della famosa tragedia greca di Sofocle, attualmente in fase di pre-produzione, fa sapere il regista monferrino.

Un film in cui il linguaggio cinematografico si struttura con il contributo di altri linguaggi artistici quali teatro, video art, pittura contemporanea, animazione e computer grafica, spiega Benso.

«Un’opera complessa e al contempo semplice, di fortissimo impatto visivo, che, tramite il mito di Antigone, vuole raccontare una vicenda di bruciante e spietata attualità. Il Cinema come arte totale capace di veicolare e imprimere una riflessione sui temi dei diritti umani». 

Il progetto artistico è stato presentato recentemente al Museo di Arte Contemporanea MACRO di Roma, con la partecipazione degli artisti. 

 

I “cani randagi”

Altro interessante progetto di intitola «Cani randagi» e ha invece come spunto tematico o meglio pretesto narrativo, il fenomeno dei neet (not in education, employment or training) ossia giovani, dai 15 ai 30 anni, che abbandonano gli studi e non cercano più alcun lavoro. 

«I protagonisti della storia sono un gruppo di giovani, una generazione figlia di una promessa sociale non mantenuta che vivono il vuoto a perdere della contemporaneità scivolando su una strada lastricata di desideri infranti. Nelle paludi sociali e emotive in cui questi ragazzi, complesse, enigmatiche creature nuotano affannate, si incontrano storie del passato e sogni nuovi, vicende familiari e percorsi intimi, sesso, amore, diseguaglianza, razzismi, droghe, filosofia, libertà...», racconta Benso.

Due progetti che per argomenti e caratteristiche sono destinati ad una distribuzione oltre che nelle sale cinematografiche nazionali, anche nelle rassegne e festival internazionali e nei musei e accademie di arte contemporanea di tutto il mondo. 


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