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Dalla Regione
Tre milioni di euro per dare opportunità di occupazione
Finanziati 162 “cantieri” coinvolgendo più di 700 disoccupati
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Un’opportunità concreta di occupazione per le persone più svantaggiate e deboli che faticano ad entrare nel mondo del lavoro.
L’assessorato al Lavoro della Regione Piemonte, guidato da Elena Chiorino, ha approvato 162 progetti presentati dai 127 Comuni che hanno aderito al bando, avviato nella scorsa estate, per l’inserimento nei cantieri di lavoro di persone disoccupate e in condizioni di svantaggio. «Creiamo opportunità di lavoro per garantire la dignità delle persone. Non assistenzialismo, ma misure, come questa, volte a favorire l’occupazione: lo dicono i numeri, i fatti parlano chiaro» dice la Chiorino.
La misura si traduce in un investimento di circa tre milioni di euro esclusivamente destinati ai cantieri di lavoro: una prima opportuna risposta ai bisogni di chi oggi è in difficoltà ad inserirsi in contesti lavorativi ordinari. La risposta dei Comuni al bando regionale è stata decisamente ampia: sono 162 i progetti complessivi ammessi a contributo, di cui 141 rivolti a 710 disoccupati e 21 destinati a 68 persone sottoposte a misure di restrizione della libertà personale.
I Comuni dovranno avviare le attività, attraverso un apposito bando, per raccogliere le candidature delle persone, entro 90 giorni dalla pubblicazione della graduatoria di ammissione sul Bollettino Ufficiale della Regione. Un cantiere può durare da 40 a 260 giorni.
Chi può accedere ai cantieri di lavoro? Possono accedere tutti coloro che si ritrovano in uno stato di disoccupazione, in condizioni di particolare disagio sociale e familiare, di età uguale o superiore a 45 anni, dando priorità a chi ha bassa scolarità; può essere inserito anche chi si ritrovasse in carico ai servizi sociali. Una seconda tipologia di cantieri è rivolta alle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, detenute nelle carceri o in esecuzione penale esterna. Chi è interessato può rivolgersi al proprio Comune o al Centro per l’impiego più vicino dei suo territorio di competenza.
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