Scomparso Gian Paolo Minazzi, vittima del mesotelioma

L'inquinamento fu causato dalla lavorazione che l'Eternit per quasi un secolo condusse a Casale

di Massimiliano Francia

Gian Paolo Minazzi, 68 anni. Una nuova vittima dell'amianto, vittima del mesotelioma, la patologia causata dall'inquinamento provocato dalla lavorazione che l'Eternit per quasi un secolo - dai primi del '900 fino a metà degli anni '80 - condusse a Casale. Ma anche dalle regalie che i dirigenti e i proprietari dell'azienda autorizzarono per disfarsi degli scarti di lavorazione, ben sapendo che si trattava di materiale tossico, come dimostrò il processo Eternit poi cancellato dalla Cassazione.

Gian Paolo è scomparso per il mal d'amianto come la sorella Luisa, apprezzato dirigente scolastico, ambientalista, (fu anche assessore all'Ambiente) scomparsa nel 2010, a cui è intitolato il premio di Legambiente «Ambientalista dell'anno». Nella foto Giampaolo (al centro) sta intervenendo proprio alla inaugurazione della scuola intitolata alla sorella Luisa avvenuta nel maggio del 2012, scuola costruita al Ronzone, lo stesso quartiere in cui c'era la fabbrica dell'Eternit.

Ma anche l'altra sorella, Luciana, vissuta a lungo in America, è scomparsa di recente sempre a causa della «polver killer».

Gian Paolo Minazzi, funzionario regionale, era conosciutissimo in città anche per la sua passione per il cinema; aveva curato per anni la programmazione del vecchio «Poli», e organizzato incontri dedicati ai grandi registi, coinvolgendo come docenti alcuni fra i più importanti critici cinematografici italiani. Era inoltre stato promotore di rassegne cinematografiche a Valenza.

Dopo la morte della sorella Luisa era diventato presidente del comitato organizzatore del premio «Ambientalista dell'anno». Quattro anni gli fu diagnosticato il metotelioma poi, sabato scorso, l'aggravamento.

La cerimonia di commiato sarà celebrata mercoledì 3 aprile alle ore 15,30 presso il Tempio Crematorio "Panta Rei" di Valenza.