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Armonie in Valcerrina
Leonora Armellini: un talento al piano
Sabato 8 ottobre alle ore 16 a Pontestura

La partecipazione ad Armonie in Val Cerrina di pianisti giovani, ma già premiati per la loro bravura, è una consuetudine che si rinnova con successo ad ogni edizione. Proseguendo nella tradizione, sabato 8 ottobre alle 16, nella chiesa parrocchiale di Pontestura, si esibirà Leonora Armellini nata nel 1992 che iniziò lo studio del pianoforte giovanissima a quattro mani con Laura Palmieri ottenendo in pochi anni risultati eccellenti e riconoscimenti importanti.
Nel 2005 vince il XXII Premio Venezia dedicato ai migliori diplomati dei Conservatori Italiani e prosegue gli studi alla prestigiosa Accademia Santa Cecilia di Roma dove, a solo 17 anni si diploma con lode diventando la più giovane diplomata della illustre istituzione. Continua il perfezionamento all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola dove si diploma con Boris Pettrushansky. Il riconoscimento di artista di livello internazionale lo raggiunge nel 2010 a soli 18 anni vincendo, prima donna italiana il Premio Janina Nawrocka al Concorso Pianistico F. Chopin di Varsavia considerato il traguardo più importante del pianismo mondiale. Premio riconfermato con il quinto posto nel 2021 per “la straordinaria musicalità e la bellezza del suono”.
La sua alta qualità artistica è stata riconosciuta in diverse occasioni e da artisti famosi: nel 2013 il maestro Zubin Mehta le ha consegnato il premio “Galileo Pentagramma d’oro” per il suo talento musicale, nel 2013 l’Associazione Nazionale Critici Musicali le ha assegnato il XXXII Premio Abbiati e in una formazione di trio di pianoforte, violino e violoncello ha avuto il premio Piero Fasulli. La sua attività concertistica, come solista la vede protagonista in sale di tutto il mondo fra cui i Concerti del Viminale, alla Carnegie Hall di New York, a San Pietroburgo, Parigi, Varsavia, Lugano, Cina, Corea, Giappone, affiancata alle Filarmoniche di Torino, di Varsavia, ai Solisti Veneti, e con le orchestre del teatro La Fenice, dell’Arena di Verona, nei teatri di Padova e del Veneto e con la Nazionale Ucraina. Attualmente è docente di Pianoforte al Conservatorio di Adria.
Ha effettuato diverse incisioni fra cui il Concerto per due pianoforti e orchestra di Pouleng, la Première suite di Debussy per pianoforte a 4 mani con il pianista Mattia Ometto orchestra di Padova diretta da Luigi Piovano, l’integrale dell’opera per due pianoforti di Brahms e recentemente il “Piano Recital” contenente gli Studi op. 25 di Chopin pubblicato da ContempoArs.
Il programma è interamente dedicato a F. Chopin, notissimo musicista polacco, definito “poeta del pianoforte” dalla vita breve ma molto intensa, dedicata al pianoforte fin da bambino. Le sue opere sono nel repertorio di tutti i pianisti affermati e Leonora Armellini ne eseguirà un ampio assortimento. Il primo brano in programma è la Polonaise Fantaisie op. 61 in la bemolle maggiore, composta a 36 anni, quindi nella piena maturità dell’autore, costituita da sette episodi che si intrecciano tra echi nostalgici per la sua patria, a vivaci trovate timbriche, costituendo difficoltà esecutive impegnative in grado di evidenziare la professionalità raggiunta dalla strumentista. Il Bolero op. 19 e la Tarantella op. 43 che seguiranno sono brevi composizioni non particolarmente amate dall’autore e considerate minori, ma che si affermarono per la loro originalità e la capacità del compositore di cimentarsi in musiche di moda nel suo tempo, che in seguito vennero anche adattate a strumentazioni diverse.
Il programma comprende anche le 4 mazurche della durata di 10 minuti, composte nel 1838 come canzoni in chiave di ¾, dedicate al poeta S. Witwicki e si conclude con i 12 studi op. 25. Si tratta di opere forti, diverse brevi appartenenti all’ultima parte dei suoi lavori, in cui si rileva l’alta complessità contrappuntistica.
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